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Licata, chiazza nera nel Salso: si teme inquinamento

LICATA. Una chiazza nera, ampia oltre mille metri quadrati, è stata scoperta ieri mattina da militari della guardia costiera ed agenti della polizia municipale alla foce del Salso. Immediatamente l’Ufficio circondariale marittimo ha effettuato dei prelievi di acqua e domattina invierà i campioni all’Arpa di Agrigento affinchè sia stabilita la natura della chiazza. Dell’accaduto è stata informata la procura di Agrigento. Ad annunciare l’intervento alla foce del fiume Salso è stato, nel pomeriggio di ieri, il tenente di vascello Luca Montenovi, comandante della guardia costiera, con un comunicato stampa. L’ufficio circondariale marittimo ha agito congiuntamente con la polizia municipale, guidata dal commissario Giovanna Incorvaia. “Nell’ambito di attività di indagine in essere da qualche giorno, personale militare appartenente al comando in intestazione, congiuntamente al personale della polizia municipale di Licata, ha accertato – si legge nel comunicato stampa della Marina militare - lo sversamento in mare di sostanze reflue maleodoranti provenienti dall’impianto di depurazione. Immediatamente è stato effettuato un campionamento i cui esiti saranno resi disponibili nei primi giorni della prossima settimana, dall’agenzia regionale per la protezione ambientale, al fine di constatare il grado di inquinamento dell’ambiente marino”. La guardia costiera ipotizza “un guasto tecnico dell’impianto che ha portato la fuoriuscita dei fanghi nelle acque della foce del fiume Salso, riversandosi conseguentemente in mare”, ma è chiaro che al momento si tratta soltanto di un’ipotesi che attende di essere confermata. A tal fine determinanti saranno i risultati degli esami di laboratorio che l’Arpa di Agrigento eseguirà sui campioni di acqua prelevati ieri mattina. Sul posto, ieri, sono intervenuti anche i tecnici di Girgenti Acque, società che gestisce il depuratore che si trova alla foce del fiume Salso. “Già lunedì mattina (domani ndr) effettueremo un nuovo sopralluogo nel sito – ha annunciato ieri pomeriggio Girgenti Acque – per sincerarci dell’accaduto. Si può ipotizzare che lo sversamento sia stato causato da un sovraccarico del depuratore per le piogge degli ultimi giorni, ma solo gli accertamenti che ci accingiamo ad eseguire potranno confermare questa prima ipotesi. In ogni caso riteniamo che quella finita in mare sia acqua depurata. Abbiamo eseguito anche noi il prelievo di campioni che faremo esaminare, anche se le analisi le eseguiamo costantemente”.

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