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Tar, il Comune di Aragona è stato condannato a pagare

ARAGONA. Il Comune di Aragona è stato condannato a pagare 50 mila euro oltre alla rivalutazione monetaria a titolo di risarcimento danni ad un pool di progettisti per la mancata stipula di un disciplinare di incarico. A deciderlo il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana in parziale riforma di una precedente sentenza della Terza Sezione del Tar Sicilia di Palermo di due anni fa che aveva condannato l’ente locale agrigentino a risarcire la somma di 258.680,54 euro oltre a rivalutazione ed altri oneri. A citare in giudizio in prima istanza il Comune di Aragona attraverso l’assistenza dell’avvocato Giovanni Montalbano erano stati i professionisti ed imprenditori Attilio Santini, Antonino Giambrone, Alfonso Paolo Alessi, Antonio e Nicolò Ciraolo che lamentavano “danni conseguenti all’erronea aggiudicazione ad altro partecipante della gara, indetta dal Comune di Aragona nel febbraio 2001, per l’affidamento dell’incarico relativo alla progettazione generale, esecutiva e direzione lavori per la realizzazione delle opere di allontanamento delle acque meteoriche a monte del mattatoio comunale e consolidamento della zona a monte dello stesso”. In prima battuta la gara era stata aggiudicata al raggruppamento con capogruppo l’ingegnere Pietro Agnello ma un pronunciamento del Tar dell’aprile 2002 finiva per accogliere il ricorso. I nuovi aggiudicatari avrebbero atteso invano la revoca dell’incarico al raggruppamento Agnello al punto da citare il comune dinanzi al Tribunale di Agrigento a seguito del quale ci fu un pronunciamento e quindi la sentenza del Tar Sicilia terza sezione che assegnava un risarcimento di 258.680,54 euro oltre a rivalutazione ed altri oneri ritenuto adesso eccessivo tanto che il Cga (Raffaele Maria De Lpsis, presidente; Antonino Anastasi, Pietro Ciani e Giuseppe Barone, consigliere; e Silvia La Guardia, consigliere estensore) ha ridotto a 50 mila euro oltre rivalutazione monetaria compensando le spese.

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