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Vento e pioggia, disagi in provincia di Agrigento

A Licata i danni maggiori riguardano la copertura delle serre della Piana. A Sciacca la via Lido è stata invasa dall’acqua

AGRIGENTO. Raffiche di vento a velocità da record e piogge sparse hanno interessato, a partire da mercoledì sera e per tutta la giornata di ieri, il territorio agrigentino. I maggiori disagi sono stati registrati a Licata, Sciacca e Ribera. Nella città in riva al Salso i vigili del fuoco, alle 20 di mercoledì, sono intervenuti in via Amendola dove la pioggia aveva provocato il crollo dell’intonaco di uno stabile. L’area è stata transennata e nel sito sono poi intervenuti i tecnici del Comune. In via Mazzini, invece, uno dei corpi illuminanti dell’illuminazione pubblica stava per finire sui passanti. Il vento, infatti, lo stava letteralmente sradicando. Sono intervenuti prima i vigili urbani, che hanno chiuso al traffico la zona, e poi i tecnici della ditta che si occupa della manutenzione degli impianti. Il vento ha provocato danni alle coperture delle serre della piana. In questo caso, però, l’entità del danno non è ancora nota. Solo stamani, se la pioggia concederà una tregua, i produttori agricoli potranno raggiungere la zona ed eseguire le prime verifiche. Controlli saranno effettuanti anche dalla condotta agraria.
A Sciacca un fiume di acqua e fango si è riversato ieri su via Lido. Sono bastate poche ore di pioggia per mettere a rischio anche la circolazione stradale in questa zona della città. Il Comune ha fatto intervenire alcuni mezzi per liberare la strada, ma i residenti considerano tutto questo insufficiente. “Non è possibile andare avanti in questa maniera – dice Roberto Mazza, che risiede in via Lido – perché ogni volta che piove siamo costretti a ricevere l’acqua, maleodorante, che arriva dalla contrada Perriera dove il sistema fognario, evidentemente, non è adeguato”. Prima dell’arrivo dei mezzi è intervenuta ieri mattina in via Lido la squadra comunale addetta alla segnaletica che ha collocato alcune transenne e segnali stradali. “Purtroppo – dice l’assessore alla Polizia municipale, Silvio Caracappa – l’intervento di convogliamento degli scarichi fognari in una zona della contrada Perriera non è un lavoro di poco conto. Il progetto è inserito nel piano triennale delle opere pubbliche. Ci vorranno almeno un paio d’anni per realizzare i lavori. In questo periodo – aggiunge – noi possiamo garantire soltanto l’ordinaria amministrazione, la pulizia della strada ogni volta che si rende necessario”. Questa volta a protestare sono stati anche i commercianti delle contrade Foggia, Carbone e Capo San Marco. Le attività che si trovano in questa zona con la chiusura, dallo scorso mese di gennaio, del viadotto Cansalamone, possono essere raggiunte soltanto dalla via Lido.
“E’ una situazione insostenibile – dice Giovanni Muscarnera, titolare di un’officina meccanica – che costringe le nostre attività a subire notevoli danni. Bisogna fare presto – aggiunge – perché c’è un problema di sicurezza per la circolazione stradale, ma anche economico per le conseguenze che subiscono le nostre attività”.
Momenti di paura sono stati vissuti da quanti continuano a risiedere nella località balneare di Seccagrande di Ribera, interessata nella notte ad una vera e propria tromba d’aria che ha colpito soprattutto la fascia alta della principale borgata estiva riberese. Dalle parti del viale Raffaello Sanzio, nella zona in cui sorge l’istituto religioso delle suore del Boccone del Povero i principali danni soprattutto ai pali della pubblica illuminazione e della telefonia. Numerosi gli alberi abbattuti dal forte vento e finiti sulla strada e a ridosso delle abitazioni. Diversi cartelloni pubblicitari sono stai abbattuti. Parte della recinzione dei campetti sportivi di via Caravaggio è stata stesa a terra. Abbattuti anche frangiventi e qualche muretto di conci di tufo arenario. Sul posto hanno operati Vigili del fuoco, agenti del Corpo forestale, operatori della telecomunicazione che hanno lavorato per ormalità.

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