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Precari, ad Agrigento iniziano gli accertamenti patrimoniali

AGRIGENTO. Si preannunciano tempi duri, per il migliaio di lavoratori del settore precario che prestano, in gran parte, servizio nella pubblica amministrazione del territorio provinciale e altri in associazioni e che hanno redditi oltremisura alti, tali da non giustificare l’inserimento nel bacino del precariato a scapito di chi ha veramente necessità di lavorare.
La «pentola scoperchiata» nei giorni scorsi a Palermo, con l’individuazione di centinaia di soggetti non esattamente in stato di necessità lavorativa, uno dei quali ha un reddito di oltre mezzo milione di euro all’anno, hanno infatti imposto alla dirigente dell’assessorato regionale al lavoro Anna Corsello, ad emanare una circolare con cui viene chiesto a tutti i lavoratori impegnati nelle Attività Socialmente Utili, di produrre l'ISEE attraverso il quale si faranno i controlli per accertare il mantenimento dei requisiti che consentono di continuare a percepire l'assegno da parte dell'Inps. 
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