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Favara, riaprono via Urso e Mattarella Boccata d’ossigeno per la viabilità

FAVARA. Con un'ordinanza a firma del capo dell'Utc, l'ingegnere Alberto Avenia, è stato formalmente riaperto ieri il tratto di strada di via Bersagliere Urso interessato dai lavori di demolizione di due fatiscenti immobili che minacciavano l'incolumità pubblica. Eliminato il "tappo", adesso si può percorrere per tutta la sua interezza l'importante arteria. In tal modo si sono eliminati i disagi a cui da oltre 40 giorni sono stati sottoposti gli automobilisti provenienti da via San Rocco costretti a una inversione a "U" per poi ricorrere a strade alternative. La demolizione delle due vecchie case è stata eseguita dagli stessi proprietari dopo che il Comune aveva loro intimato di eliminare il pericolo. La chiusura della strada è stata accompagnata da qualche polemica visto che alcuni esercizi commerciali e studi professionali sono stati praticamente tagliati fuori dal giro delle usuali attività. Ad una strada che si è aperta, un'altra oggi tornerà percorribile. Si tratta di via Pier Santi Mattarella precauzionalmente interdetta al traffico automobilistico e pedonale lo scorso 7 marzo essendosi accertati dei cedimenti che in un primo momento sembravano ascrivibili a perdite della condotta idrica o fognaria. Effettuati dei sondaggi, si è appurato, invece, che il movimento franoso è stato determinato da cause naturali probabilmente dalle piogge cadute abbondanti che hanno fatto pressione sulla sede stradale. Va ricordato che via Pier Santi Mattarella taglia il costone roccioso della cosiddetta collina Seminario per cui è soggetta a cedimenti. Già nel 1996, l'allora sindaco Lorenzo Airò dovette firmare una sessantina di ordinanze con cui imponeva agli abitanti della zona di abbandonare le case dopo che le pareti retrostanti delle stesse avevano trattenuto grossi massi che si erano staccati dalla cresta della collina. Una simile situazione si è riproposta recentemente ad Agrigento in viale della Vittoria. "Riaprire via Mattarella - dice il sindaco Manganella - è di vitale importanza per la mobilità urbana visto che sulla stessa si riversano gli abitanti dei quartieri della parte alta della città". Per il primo cittadino la morfologia della zona è tale che occorrerebbero interventi di una certa consistenza. "Il Comune può solo mettere delle pezze - dice - non avendo risorse sufficienti per affrontare spese rilevanti". E come nel 1996 fu il Genio Civile a consolidare il costone con una spesa che allora si aggirò intorno a 5 miliardi di lire, oggi potrebbe essere la Protezione Civile a valutare la necessità di un intervento a protezione di abitazioni e cittadini. "Per i lavori effettuati - dice il capo dell'Utc - via Mattarella si può adesso percorrere in tutta sicurezza avendo rifatto anche i marciapiedi". Al momento manca solo lo strato di asfalto che, però, non ne condiziona l'attraversamento. U.R.

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