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Carenze in tribunale a Sciacca, la protesta dei dipendenti

Le rappresentanze sindacali scrivono che lo scorso anno sono risultati pendenti 4.200 procedimenti civili e ne sono stati definiti 4.300

SCIACCA. A difesa del Tribunale di Sciacca si fanno avanti anche le rappresentanze sindacali unitarie. Hanno inviato una lettera al Presidente della Repubblica e al ministro della Giustizia per sottolineare che la scopertura nell'organico dei magistrati, del 45 per cento, e un personale amministrativo in numero non adeguato mettono in serio pericolo il funzionamento degli uffici. Gabriele Circhirillo, Giuseppe Garamella, Giovanni Trovato, Domenico Muscarnera e Davide Marchese partono dall'ampliamento del bacino di utenza con l'accorpamento alla sede giudiziaria di ulteriori cinque comuni e di 25 mila abitanti che si vanno ad aggiungere ai 125 mila del circondario saccense. "La permanenza del tribunale e della procura - scrivono - è una realtà e noi lo consideriamo un nostro diritto, ma il fatto di possedere questo diritto senza avere le condizioni per fruirne in modo compiuto, equivale a non avere nessun diritto. Infatti, l'istituzione tribunale è rimasta, ma mancano i giudici. Eravamo certi - continuano - che dopo l'accorpamento della sezione di Partanna si procedesse all'aumento della pianta organica dei magistrati di almeno un'unità e invece così non è stato. Allo stato, su 9 magistrati in organico, a breve ne rimarranno 5, più il presidente, con una scopertura del 45 per cento. Un magistrato ha già lasciato la sede e due (già trasferiti) si apprestano a farlo, un'altra scopertura è "cronica"". Una situazione, quella descritta, che mette in pericolo il buon funzionamento degli uffici, nonostante l'impegno profuso dai magistrati e dal personale. "A tutto ciò - aggiungono i rappresentanti sindacali - si aggiunge il forte disagio del personale amministrativo, falcidiato dalle leggi finanziarie che hanno tagliato a più riprese molti posti in pianta organica. L'organico, ad onor del vero, risulta sempre completo, ma solo perché i posti di coloro che vanno in pensione vengono tagliati: un bel giochi certo, ma che costringe però chi resta in servizio a sobbarcarsi il lavoro di chi non c'è più". Le rappresentanze sindacali scrivono che lo scorso anno sono risultati pendenti 4.200 procedimenti civili e ne sono stati definiti 4.300. I processi penali pendenti 2.200, quelli definiti circa 900 con una pendenza di 1.100 fascicoli gip/gup con una definizione di 3.200. "A questi - aggiungono le Rsu - vanno aggiunti quelli della ex sezione di Partanna che dallo scorso mese di settembre vanno ad accrescere le sopravvenienze: 520 circa procedimenti civili pendenti e 280 penali, dati 2013". Così concludono la lettera: "Se la Giustizia è ancora un valore chiediamo di far tutto il possibile per coprire i posti in organico vacanti". Gli avvocati hanno scioperato per tre giorni. "La situazione - dice il segretario dell'Ordine, Giuseppe Livio - sta diventando insostenibile".

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