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Ospedale di Sciacca, arrivano tre nuovi tecnici

SCIACCA. Il commissario dell'Asp, Giuseppe Termine, ha rinnovato i contratti a tre tecnici di laboratorio che entreranno in servizio oggi al Giovanni Paolo II. L'attività del laboratorio, pertanto, potrà riprendere quasi a pieno regime, comprendendo, cioè, non soltanto le urgenze per i ricoverati che sono state sempre assicurate, ma anche la routine specialistica che era stata sospesa. Tra qualche giorno potrà essere riavviata anche l'attività per gli esterni non soltanto nel presidio ospedaliero di Sciacca, ma anche nei punti prelievo di Menfi, Caltabellotta e Ribera. E' previsto, infatti, l'arrivo di ulteriori unità, sempre con contratti a tempo determinato, per la copertura dei 12 posti di tecnico di laboratorio. Ieri Termine è arrivato a Sciacca ed ha presieduto una riunione riguardante anche la questione del laboratorio di analisi. "Abbiamo firmato i contratti ed i tecnici possono entrare in servizio - dice Termine - ma il problema non si è creato per una nostra mancanza. Nella Asp di Agrigento abbiamo una spesa, per il tempo determinato, di circa 36 milioni. La legge 78 del 2010 dispone che il numero del personale a tempo determinato non può superare, per il 2011, il 50 per cento di quello che è previsto nel 2009. Siccome nel 2009 la spesa per il tempo indeterminato nella provincia di Agrigento era di circa 8 milioni e mezzo noi siamo fuori di 27 milioni. La Corte dei Conti ci dice che dobbiamo rientrare. A questo punto abbiamo dovuto fare un passaggio con l'assessorato regionale alla Sanità, dicendo che se noi avessimo dovuto ottemperare subito a queste disposizioni dovevamo chiudere tre presidi ospedalieri. A questo punto abbiamo concordato con l'assessorato che avremmo deliberato di scendere da 36 milioni a 30 milioni per quest'anno. Ci sono alcune figure che dobbiamo ridimensionare. E' stata istituita una commissione, con il direttore sanitario ed i direttori di presidio che ci devono dare una mano per valutare, unità operativa per unità operativa, e anche nel territorio, le figure che dobbiamo prendere e che sono essenziali. Laddove si riscontrano necessità i rinnovi avverranno in tempi molto rapidi". Per quanto riguarda gli anestesisti Termine dice che i contratti sono stati firmati da due settimane e che "non si è mai ritardato alcun intervento operatorio". La situazione complessiva che riguarda il Giovanni Paolo II, però, non piace al sindaco, Fabrizio Di Paola: "Non si può permettere di bloccare servizi essenziali - dice - e la situazione del nostro ospedale è carente e merita grande attenzione e interventi concreti. Avevo già manifestato la mia preoccupazione nel corso dell'audizione dello scorso 5 febbraio a Sciacca della sesta commissione parlamentare dell'Ars, alla presenza dell'assessore regionale alla Salute Lucia Borsellino. In quella occasione lo stesso assessore Borsellino ci aveva rassicurati sull'accoglimento di diverse nostre richieste". 

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