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Licata, casa abusiva sequestrata a Torre di Gaffe

LICATA. E’ un fabbricato vicino al mare, in contrada Torre di Gaffe, l’ultimo edificio finito nel mirino degli agenti della polizia municipale che combattono l’abusivismo edilizio. Ieri mattina i vigili urbani della Sezione Edilizia, coordinati dal commissario Giovanna Incorvaia, hanno scoperto un cantiere abusivo a 300 metri dalla battigia di Torre di Gaffe, una delle spiagge più belle della città, posta al confine con il territorio di Palma di Montechiaro. Mentre davano vita ad un’operazione di controllo del territorio i vigili urbani si sono accorti del cantiere, aperto e con gli operai al lavoro. Ad insospettire i “caschi bianchi” è stato il fatto che la zona nella quale erano in corso lavori edili è vincolata, perciò nessun nuovo fabbricato può essere costruito.
Gli agenti hanno arrestato la marcia, sono entrati nel cantiere ed hanno chiesto di poter parlare con i proprietari. I titolari dello stabile sono marito e moglie, ma nessuno di loro era presente sul posto. Sono stati avvertiti e nel giro di pochi minuti hanno raggiunto il cantiere. I vigili urbani gli hanno chiesto di esibire la concessione edilizia, ed a quel punto la coppia di coniugi non ha potuto fare altro che ammettere di esserne sprovvista. Accertato che il fabbricato in costruzione era abusivo, i vigili urbani hanno intimato agli operai al lavoro di interrompere immediatamente la costruzione. Poi all’edificio hanno apposto i sigilli dell’autorità giudiziaria.
I proprietari dell’edificio in costruzione sono stati invitati a raggiungere il comando della polizia municipale, sito nel piazzale Libia, a Licata. Qui sono stati identificati e nei loro confronti è scattata la denuncia a piede libero. Sono stati segnalati ai magistrati della procura della Repubblica di Agrigento per l’ipotesi di reato di violazione della legge sull’edilizia.
Tra l’altro dovranno guardarsi bene dal riprendere la costruzione dell’edificio. In quel caso, infatti, nei loro confronti scatterebbe anche la denuncia per violazione dei sigilli.
L’intervento di ieri non fa che aumentare il numero degli immobili abusivi che gli agenti della polizia municipale hanno scoperto in città dall’inizio dell’anno ad oggi. Sono già alcune decine i licatesi denunciati per costruzione abusiva nei primi due mesi e mezzo dell’anno.
A febbraio, per esempio, i caschi bianchi hanno segnalato alla magistratura, per violazioni della legge sull’edilizia, ben cinque persone. Ma il bilancio del mese in corso sarà, purtroppo, più grave, nel senso che il numero dei denunciati crescerà certamente rispetto a febbraio.
Intanto, sempre sul fronte della lotta al “cemento selvaggio”, il dirigente del dipartimento Urbanistica e Gestione del Territorio, Vincenzo Ortega, ha firmato nuovi provvedimenti. Sono state ordinate, infatti, due demolizioni di altrettanti stabili realizzati in assenza di concessione edilizia. Le ordinanze sono state inviate ai titolari di due edifici realizzati in zone vincolate, nelle quali perciò è impossibile avviare nuove edificazioni.
Ora i proprietari degli stabili in questione avranno novanta giorni di tempo per demolire quanto costruito abusivamente.

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