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Rifiuti sulle spiagge, l’estate a Licata è a rischio

LICATA. Quest’anno la stagione estiva inizierà in netto anticipo, in Sicilia, rispetto agli anni precedenti. L’esecutivo regionale, infatti, ha stabilito che si comincerà il primo di aprile e si andrà avanti fino alla fine di ottobre. A Licata, però, l’estate potrebbe non cominciare per nulla. Le spiagge, soprattutto a causa della piena del fiume Salso dello scorso mese, sono letteralmente invase da rifiuti di ogni genere. Spazzatura che nessuno, finora, ha rimosso dagli arenili. A lanciare l’allarme è il Sindacato Italiano Balneari. Angelo Biondi, rappresentante provinciale dell’organizzazione sindacale, ha diffuso una nota per evidenziare che “a più di un mese dalla nostra segnalazione sullo stato di forte criticità di alcune fra le più belle ed importanti spiagge della costa licatese, principalmente gli arenili di Mollarella e Maraniello invasi da arbusti e canneti fluviali, ancora nulla è cambiato. Pur apprezzando l’interessamento dell’amministrazione comunale e di qualche forza politica locale – scrive Biondi - che hanno provveduto a segnalare la questione al commissario straordinario della Provincia Regionale di Agrigento, dobbiamo prendere atto che nessun intervento risolutivo è stato ancora programmato”. I titolari degli stabilimenti balneari rilevano che, qualora le spiagge non venissero ripulite in tempi brevi, loro non potrebbero aprire. Se così fosse diverse decine di posti di lavoro, sia pure stagionali, andrebbero certamente perduti. “Facciamo presente – aggiunge Biondi - che, cosi come stabilito dal decreto della Regione Siciliana, la stagione balneare comincerà il primo Aprile e si concluderà il 31 Ottobre. Abbiamo avuto conferma di ciò nella recente riunione presso la Capitaneria di Porto di Porto Empedocle, in occasione dell’incontro di concertazione per la preparazione della nuova ordinanza sulla sicurezza balneare. Sulla base di questa situazione le nostre spiagge sarebbero abilitate ad accogliere i bagnanti già dal mese prossimo, ciò in considerazione del fatto che il nostro sindacato di categoria è impegnato a promuovere l’apertura degli stabilimenti balneari, almeno per i fine settimana, con servizio di lettini e piccolo ristoro anche nei mesi di aprile e maggio, al fine di invogliare turisti, famiglie e amanti della tintarella a vivere la spiaggia fin dall’inizio della stagione balneare”. Secondo il sindacato “non è più rinviabile un tempestivo ed adeguato intervento di pulizia straordinaria delle spiagge. Facciamo appello all’amministrazione del Comune, affinché si faccia carico della soluzione del problema qualora la Provincia dovesse ancora indugiare nel proprio compito. L’amministrazione comunale ha la possibilità di rivalersi della spesa facendo gravare il costo dell’intervento straordinario sul tributo provinciale della spazzatura. Tributo pari al 5 per cento dell’importo che i cittadini e le imprese licatesi pagano nelle bollette Tarsu”.

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