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Beni confiscati ai boss, a Ribera è polemica: il Megafono contesta la giunta

RIBERA. ”I quasi 100 ettari di terreni di origine mafiosa confiscati e assegnati al comune di Ribera rimangono abbandonati così come gli altri immobili che si trovano nel territorio comunale. Chiederò la nomina immediata di un commissario con poteri sostitutivi o la revoca del trasferimento dei beni al comune di Ribera così come previsto dalla legge”. A sostenerlo è Gaetano Montalbano, avvocato, esponente di spicco in provincia del movimento messo dal Governatore della Sicilia Rosario Crocetta. Montalbano ha lamentato in una nota ritardi da parte dell’Amministrazione comunale nell’attuare la normativa in vigore in materia segnalando tra l’altro che ”i beni confiscati alla mafia e consegnati agli enti locali, debbono essere destinati o utilizzati entro un anno” e che ”il sindaco Pace e la sua Giunta, dopo quattro anni di governo, non hanno invece intrapreso alcuna azione in tal senso”. Secondo l’avvocato del ”Megafono” che sottolinea la necessità che i beni vadano restituiti subito alla collettività, si è in presenza di ”una inerzia insopportabile”. L’esponente politico si chiede anche ”se questi beni siano realmente abbandonati o se qualcuno, per esempio, vi possa accedere per la raccolta dei frutti o se in qualche modo ne usufruisca”. Montalbano ha prennunciato anche che nei prossimi giorni avvierà, in collaborazione con le associazioni del territorio e dei movimenti politici più sensibili al tema, un monitoraggio anche su altri comuni del distretto. Sulla presa di posizione dell’avvocato riberese il sindaco Carmelo Pace fa osservare che ”l’Amministrazione comunale ha già provveduto ad emettere un primo bando per l’assegnazione dei beni confiscati e che non sono pervenute richieste”. Inoltre il primo cittadoino riberese ha tenuto a sottolineare che ha già dato le direttive necesarie all’Ufficio tecnico comunale perchè predisponga gli atti necessari per un nuovo bando. Pace ha sottolineato che uno dei beni, quello di Seccagrande è già utilizzato dal Comune e che il progetto presentato per dare un nuovo servizio alla collettività ha avuto zero punti in sede di esame dalla Commissione regionale preposta.

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