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Crollo al Viale della Vittoria ad agrigento, il parroco tuona: «Spero non faccia la fine della Cattedrale»

AGRIGENTO. Non diventi come la Cattedrale. Perché il duomo di San Gerlando acquista un valore simbolico per il modo di gestire il territorio. Le istituzioni, con sollecitudine, risolvano, senza lungaggini, i problemi del costone e dei palazzi del viale Della Vittoria». Don Angelo Chillura, parroco della basilica dell'Immacolata di Agrigento, ieri sera, durante l'omelia della santa messa tenuta a villa Bonfiglio, a pochi metri dal costone crollato, da un lato, s'è stretto attorno ai residenti dei palazzi evacuati e dall'altro ha invitato chi di competenza a fare in fretta. «Queste abitazioni - ha detto, nel pomeriggio, - rientrano nel territorio della parrocchia. E' doveroso da parte mia pregare per loro e la messa è la preghiera più significativa. È importante esprimere la vicinanza del Signore a chi sta attraversando un grande disagio e donare loro, in comunione, una parola di conforto». Don Angelo, con discrezione, in tutti questi giorni, ha incontrato i propri parrocchiani sgomberati. «Quasi ogni giorno - ammette - sono andato al Viale e poi ho incontrato, laddove si sono trasferiti, gli anziani. Gli sono accanto per il grande disagio che stanno attraversando perché soprattutto le persone anziane allor quando non sono nel loro spazio, nel loro ambiente, si sentono sradicati ed adattarsi ad un altro posto diventa difficile». Durante l'omelia, don Angelo Chillura, si è apertamente rivolto alle istituzioni: «Vi prego di fare in fretta - ha detto grosso modo - di avere sollecitudine e di risolvere, senza lungaggini, un problema che non riguarda soltanto questa zona del viale Della Vittoria. Ecco dunque che la cattedrale acquista un valore simbolico per il modo di gestire il territorio». La Cattedrale di San Gerlando è chiusa, per rischio crolli, da ormai tre anni. Anche ieri, per tutta la giornata, inoltre, i vigili del fuoco del comando provinciale hanno aiutato le famiglie sgomberate a rientrare nella propria abitazione e a recuperare i beni di prima necessità.
Oggi, a mezzogiorno, si terrà la quarta riunione dell'Unità di crisi. A presiederla sarà il prefetto di Agrigento, Nicola Diomede. L'incontro, al quale parteciperà anche l'assessore regionale al Territorio ed Ambiente Mariella Lo Bello, servirà per un aggiornamento dal punto di vista tecnico. Alle 18, poi, da Porta di Ponte, all'ingresso di via Atenea, fino al Municipio, si snoderà la marcia di protesta contro «il malgoverno della città», organizzata da Marcello La Scala. «Non deleghiamo a terzi la nostra protesta - ha scritto ieri, La Scala - per un paio di ore lasciamo le tastiere sulle scrivanie e scendiamo in strada, solo così potremo guardare in faccia i nostri figli senza vergognarci». Alla manifestazione hanno Legambiente, MareAmico, Marevivo ed ieri anche il movimento Cinque Stelle meetup Grilli di Agrigento. «La nostra decisione - scrivono in una nota stampa - nasce dalla volontà di esprimere convinta solidarietà ai cittadini costretti a lasciare le proprie abitazioni dopo la frana al viale della Vittoria. Riteniamo che i disastrosi eventi che hanno colpito spesso Agrigento siano figli di una violenza sul territorio urbano che è stata favorita da una classe politica (di ieri e di oggi) che non è stata mai capace di frenare le speculazioni edilizie e non ha mai voluto programmare un controllo sistematico delle criticità idrogeologiche».

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