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Sforamento del patto di stabilità 2011, Il Comune di Sciacca recupera 900 mila euro

SCIACCA. Il Comune ha recuperato 900 mila euro, vincendo la battaglia per ritornare in possesso delle somme della sanzione comminata per il mancato rispetto, nel 2011, del patto di stabilità interno e vuole impiegare queste somme anche per ridurre la pressione fiscale. Lo sforamento è avvenuto nell'ultimo anno in cui ha amministrato la giunta guidata da Vito Bono che poi si è dimesso "È una vittoria - sottolinea il sindaco Fabrizio Di Paola - frutto della tenace battaglia giudiziaria che la mia giunta ha ingaggiato, iniziata con atto di interpello al ministero del 26 luglio 2012 e proseguita con ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato, sollecitazioni ai ministeri dell'Economia e dell'Interno, con il coinvolgimento dell'Anci. Alla fine l'abbiamo spuntata, portando a casa uno straordinario risultato: nelle casse del Comune di Sciacca, nel 2014, ritorneranno 900 mila euro, persi nel 2011. Una vera boccata d'ossigeno". E Di Paola aggiunge: "Come il Comune di Sciacca avranno restituite le somme pochi altri enti che hanno creduto e insistito nei ricorsi dopo la sentenza della Corte Costituzionale, nel luglio del 2012, sul federalismo fiscale e sul riconoscimento delle prerogative proprie delle regioni a statuto speciale. Le somme - conclude il sindaco - saranno restituite nel corso di quest'anno". Al Comune è giunto il decreto del capo del dipartimento per gli affari interni e territoriali del ministero dell'Interno con cui si dispone il reintegro delle somme 'in sede di spettanza delle attribuzioni finanziarie dell'anno 2014' per Sciacca, Trapani, Messina, Casteltermini, Alcamo, Partitico, Bagheria, Erice e Tremestieri Etneo. Comuni che, evidenzia il decreto, che "hanno impugnato nei termini il provvedimento di irrogazione della sanzione davanti al giudice amministrativo competente e per i quali ricorre la fattispecie del rapporto giuridico non esaurito'. L'amministrazione comunale di Sciacca annuncia di volere utilizzare le risorse così recuperate e che saranno imputate nel bilancio di previsione 2014, "per l'alleggerimento della pressione fiscale, per le politiche sociali e per politiche di sviluppo del territorio, anche a seguito della verifica del quadro normativo sugli enti locali, che necessita ancora di chiarimenti da parte del governo nazionale". Il Comune riscuoterà anche un credito Eas, 4 milioni e 200 mila euro di somme già inserite in bilancio. La buona notizia per l'ente è arrivata dal Tribunale di Palermo dove il giudice dell'Esecuzione, Alida Marinuzzi, ha rigettato nelle scorse settimane l'opposizione dell'Eas che aveva richiesto la sospensione dell'esecuzione. Sarà la Regione a pagare per interventi che il Comune aveva effettuato, negli anni passati, di manutenzione delle rete idrica e degli impianti, sostituendosi all'Eas. Il giudice ha fissato una nuova udienza per domani, 7 marzo, per procedere all'assegnazione materiale delle somme.

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