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Sicualiana e Lampedusa, si indaga su due macchine incendiate

AGRIGENTO. Ancora fuoco. Questa volta, a Siculiana e a Lampedusa. Dopo i misteriosi "falò" verificatisi ad Agrigento, nella notte fra sabato e domenica, le fiamme hanno aggredito e devastato - per cause ancora in corso d'accertamento - due autovetture posteggiate in via Mangione nella città degli sposi e in contrada Imbriacola sulla più grande delle isole Pelagie. A bruciare, a Siculiana, in via Mangione, e' stata una Fiat Punto utilizzata da un pescatore, P. T., 47 anni. Erano le 3,45 circa quando l'Sos e' risuonato alla centrale operativa dei vigili del fuoco del comando provinciale di Agrigento. I pompieri sono accorsi e in un'ora e mezza circa hanno riportato la calma, salvando il salvabile. L'utilitaria e' però rimasta pesantemente danneggiata. Sul posto, per ore ed ore, cercando di appurare le cause del rogo anche i carabinieri della locale stazione. I militari dell'Arma, coordinati dal maresciallo Fabio Natale e dal capitano Giuseppe Asti della compagnia di Agrigento, hanno effettuato un sopralluogo accurato nelle immediate vicinanze della Fiat. Non sarebbero però state trovate bottiglie o taniche sospette, ne tracce di liquido infiammabile. Le cause sono, pertanto, ancora d accertare. Spetterà alle indagini, che si baseranno anche sulla relazione di servizio dei pompieri, stabilire cosa abbia innescato la scintilla iniziale che ha devastato l'utilitaria. I danni non sono stati quantificati nell'esatto ammontare, ne' sono coperti da polizza assicurativa. Poche ore prima, alle 21,40 circa, un altro incendio di auto si era verificato in contrada Imbriacola a Lampedusa. Ad andare a fuoco, in questo caso, era stata una Hyundai Atos intestata ad un extracomunitario, in regola con il permesso di soggiorno, residente nella città dei Templi. I vigili del fuoco del distaccamento isolano hanno lavorato fino alle 22,40 per avere la meglio sulle alte fiamme che avvolgevano l'autovettura. I carabinieri della stazione di Lampedusa, coordinati dal maresciallo Donato De Tommaso, hanno subito avviando le indagini per chiarire la matrice del rogo che ha provocato gravi danni alla vettura. Anche in questo caso, la matrice non è chiara e spetterà all'attività investigativa dei militari fare chiarezza. I carabinieri, a quanto pare però, non sarebbero riusciti - almeno fino ad ieri mattina - a rintracciare il marocchino, D. S., 52 anni, proprietario della vettura, ne' ad Agrigento, ne' sulla più grande delle isole Pelagie.

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