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Porto Empedocle, cade dalla montagna: ragazzino salvato da pompieri e polizia

PORTO EMPEDOCLE. Gioca accanto ad una casa abbandonata, sulla montagna che sovrasta contrada Ciuccafa. Gli frana il terreno sotto i piedi e vola lungo il costone, ruzzolando per oltre 15 metri. L’istinto di sopravvivenza riesce ad avere la meglio e con le mani e i piedi tenta di frenare il corpo, fino a quando non riesce ad aggrapparsi, con tutte le sue forze, ad un alberello. Resta così per minuti interminabili, gridando a squarcia gola. I poliziotti del commissariato “Frontiera” – che è coordinato dal vice questore aggiunto Cesare Castelli – durante un controllo del territorio, dalla strada scorgono quel ragazzino sospeso lungo il costone. E’ in bilico. Si tiene aggrappato stretto a qualcosa ed urla “aiuto” come un forsennato. E’ allarme. E’ tempo di intervenire senza pensarci due volte, senza curarsi del fatto che avrebbero messo a rischio anche la propria vita. I poliziotti raggiungono il ragazzino – appureranno soltanto dopo che ha appena 13 anni – cercano di afferrarlo, di metterlo in sicurezza, di non farlo scivolare ulteriormente. Via radio, chiedono l’intervento dei vigili del fuoco del comando provinciale di Agrigento.
I pompieri giunti sul posto non riescono ad intervenire, non riescono ad operare in sicurezza. Richiedono l’intervento dell’autoscala. Sono momenti lunghissimi, infiniti, durante i quali i poliziotti cercano anche di tentare di calmare il ragazzino disperato. Sanno bene gli agenti che se quell’alberello, quelle radici che l’adolescente stringe fra le mani dovessero cedere, lui finirà di sotto dove c’è un muro di cemento armato. Sanno perfettamente che la vita del ragazzino di Porto Empedocle è davvero appesa ad un filo. Arriva l’autoscala dei pompieri, i vigili del fuoco riescono – e senza non poche difficoltà – a trarre in salvo l’adolescente. Sul posto, nel frattempo, è anche giunta una autoambulanza del 118.
Il tredicenne è ferito. Non è in pericolo di vita, ma è ferito seriamente. Secondo informazioni ancora frammentarie ieri sera, avrebbe riportato la frattura di un braccio, la lussazione di una spalla, un trauma cranico ed escoriazioni varie. Il tredicenne viene portato al pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento dove i medici lo sottopongono a tutti gli accertamenti del caso. Non è chiaro, ma questo i poliziotti del "Frontiera" lo accerteranno nelle prossime ore, se il ragazzino fosse da solo, a giocare, sulla montagnola di contrada Ciuccafa o se, invece, fosse in compagnia di coetanei, di cui però non è stata trovata traccia.

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