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Torre Makauda, Cgil: no alle vecchie società

SCIACCA. La Cgil manifesta disappunto sulla possibilità che le società esecutate tornino ad avere la gestione dell'hotel Torre Macauda. E' stato l'Ircac, principale creditore, a chiedere al giudice dell'Esecuzione del tribunale, Maria Cristina Sala, che l'hotel venga affidato alle società esecutate, la Torre Macauda srl e la cooperativa Torre Macauda. La richiesta è stata avanzata in udienza e il giudice deciderà nei prossimi giorni. E' stato il segretario della Cgil, Franco Zammuto, ad intervenire: "Non mi pare si possa tornare indietro - dice il sindacalista - ma anzi bisogna guardare avanti e puntare alla riapertura dell'albergo come attendono quaranta lavoratori che nella scorsa stagione estiva sono rimasti a casa". I lavoratori hanno anche manifestato, durante l'estate, con un sit-in davanti l'albero e nella zona della vicina statale 115. I creditori, durante l'udienza di giovedì scorso, hanno comunque insistito nella richiesta di vendita del bene. Il custode giudiziario, Calogero Cracò, ha avviato, già alla fine del 2013, la fase di vendita di beni di Torre Macauda, secondo quanto disposto dal giudice dell'Esecuzione, dopo che le società esecutate hanno ritirato l'istanza di concordato preventivo. Prevista la vendita di 180 tra monolocali, bilocali e trilocali. Il valore di questi beni è di circa 10 milioni di euro. Il debito complessivo di Torre Macauda ammonta a circa 40 milioni di euro. L'albergo durante la scorsa stagione è rimasto chiuso, mentre sono state in attività 67 strutture del complesso di Torre Macauda, gestite dalla Vitello Group. La Vitello Group gestisce da anni anche Baia Macauda. Adesso ha avanzato anche una richiesta per la gestione dell'albergo. Anche su questo dovrà pronunciarsi il giudice dell'Esecuzione, Maria Cristina Sala. G.P.

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