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Non hanno pagato l’Ici, il Comune di Agrigento invia 3.400 cartelle esattoriali

AGRIGENTO. Non hanno pagato l'Ici sui fabbricati, né sulle aree edificabili. Sono circa 3.400 i contribuenti agrigentini che, nei prossimi giorni, si vedranno recapitare, a casa, altrettante cartelle esattoriali. Ad emetterle sarà Equitalia, incaricata di riscuotere i tributi per conto di palazzo dei Giganti.
Il Comune di Agrigento ha predisposto ed inviato, infatti, ad Equitalia i ruoli coattivi, per omesso o parziale versamento di Ici degli anni che vanno dal 2005 al 2008, per complessivi 2.207.740 euro. L'incarico di riscuotere è stato, dunque, affidato tramite l'elenco che il Comune ha trasmesso ad Equitalia, in cui sono riportati i nominativi dei soggetti debitori, la descrizione e l'ammontare degli importi dovuti. "Gli elenchi dettagliati delle posizioni iscritte a ruolo - si legge nella determina dei Servizi Finanziari di palazzo dei Giganti - sono disponibili presso l'ufficio Tributi". L'Ici su aree edificabili del 2005 non riscossa ammonta a 431.999 euro; quella del 2006, invece, 530.553 euro. L'Ici non incassata su fabbricati del 2007 ammonta a 413.853 euro, mentre quella del 2008 è stata pari a 831.335 euro. Il conteggio, al momento, è stato fatto "per procedere all'accertamento delle entrate relative ai ruoli coattivi nel piano esecutivo di gestione del bilancio di previsione 2013, dovendo impegnare gli importi previsti nel piano esecutivo di gestione del bilancio di previsione 2013 a titolo di incentivo al personale dell'ufficio Tributi e dell'ufficio Urbanistica". E a tal riguardo è stata impegnata la somma di 40 mila euro per l'incentivo all'ufficio Tributi; 20 mila euro, invece, per l'incentivo del personale dell'ufficio Urbanistica. Un incentivo che verrà però liquidato al personale "in percentuale delle somme effettivamente riscosse a titolo di recupero Ici degli anni pregressi".
Nei prossimi giorni, dunque, per i circa 3.400 contribuenti agrigentini che non hanno pagato, o hanno pagato in parte, l'Ici degli anni che vanno dal 2005 al 2008, arriveranno - emesse da Equitalia - le rispettive cartelle esattoriali. «Dalla notifica - spiegano il sindaco Marco Zambuto e il dirigente dei Servizi Finanziari Giovanni Mantione - il contribuente avrà 60 giorni di tempo per pagare ad Equitalia che, in caso contrario, procederà a riscossione coattiva, con solleciti, fino ad arrivare all'esecuzione forzata della cartella esattoriale e ai pignoramenti possibili». L'iter di riscossione parte, dunque, con l'invio della cartella di pagamento in cui sono indicate le informazioni contenute nel ruolo. Trascorsi 60 giorni dalla notifica della cartella, se il cittadino non paga e non interviene un provvedimento di sospensione o annullamento del debito, Equitalia sarà tenuta a svolgere ogni azione cautelare ed esecutiva (per esempio fermi, ipoteche e pignoramenti) utile alla riscossione delle somme iscritte a ruolo. Gli elenchi dettagliati delle posizioni iscritte a ruolo sono già disponibili presso l'ufficio Tributi di palazzo dei Giganti. Chiunque avesse dei dubbi sulla propria posizione contributiva, può attendere la cartella esattoriale di Equitalia, ma può anche - prima ancora che arrivi - chiedere di verificare la propria posizione.

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