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L’aggressione agli impiegati del Comune di Favara, istituito il servizio di vigilanza

FAVARA. È il comando di Polizia Municipale che sta procedendo a formalizzare la denuncia all'autorità giudiziaria di un disoccupato quarantenne, I.I., che l'altro ieri mattina ha terrorizzato le impiegate che prestano servizio al dipartimento della Solidarietà Sociale, due delle quali, una per lo spavento, l'altra perché è caduta rovinosamente, sono state accompagnate in ambulanza al pronto soccorso dell'ospedale "Sa Giovanni di Dio". Fortunatamente, dopo le prime cure prestate dai sanitari del nosocomio agrigentino, sono rientrate a casa, ma non in servizio.
Dopo un giorno di forzata chiusura, ieri gli uffici sono tornati a ricevere il pubblico. Palpabile la preoccupazione tra le assistenti sociali e il personale amministrativo che vi opera anche se sono stati confortati dalla presenza di un vigile urbano.
"I locali di via Roma dove svolgiamo il nostro servizio, a piano terra - dicono le dipendenti, tutte donne -, sono una trappola non avendo vie di uscita alternative. Non possiamo fuggire nemmeno dalle finestre perché tutte sigillate con grate di ferro".
Il problema della sicurezza del personale addetto ai servizi sociali sarà dibattuto nei prossimi giorni dalla giunta municipale. "Dobbiamo trovare una soluzione - dice l'assessore al ramo, Antonietta Vita - che dia sicurezza a chi è impegnato in un servizio che spesso si trasforma in una trincea. Soprattutto in un momento di diffusa crisi economica, con molte famiglie prive del pur minimo sostentamento, i servizi sociali rappresentano l'estremo rifugio".
Sui fatti incresciosi di martedì mattina interviene anche il Movimento 5 Stelle che manifesta solidarietà e sostegno ai dipendenti del dipartimento socio assistenziale. "Da diverso tempo facciamo rilevare - dicono i grillini - che a Favara la disperazione di tanti nostri concittadini può portare a gesti inconsulti. L'ufficio socio assistenziale è un posto di frontiera, dove decine di disperati cercano risposte e sostegno. L'evento spiacevole di martedì sia di ulteriore stimolo per accelerare le procedure di trasferimento degli uffici presso locali più idonei e protetti".
E mentre i vigili urbani stanno formalizzando gli atti da inviare all'autorità giudiziaria, prendono forma i contorni della vicenda. Il disoccupato quarantenne, già denunciato per occupazione abusiva di un alloggio popolare di contrada Piana dei Peri, avrebbe chiesto con insistenza a vari uffici comunali le chiavi dello stesso alloggio visto che fino ad ora vi è entrato da una finestra grazie al fatto di trovarsi a piano terra. Una richiesta ovviamente disattesa. E da qui è scattata una collera irrefrenabile che l'ha portato a rompere con un pugno il vetro della porta d'ingresso dei servizi sociali di via Roma cacciando nel panico le impiegate che in quel momento si trovavano dentro gli uffici. Essendosi procurata una profonda ferita al braccio (medicata con sette punti di sutura) e non riuscendo più ad aprire la porta avendone rotto anche il manico, ha preferito dileguarsi ma non a sfuggire all'autorità inquirente.

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