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Cammarata si tinge di bianco: raffiche di vento in provincia

A Licata il vento ha messo in ginocchio soprattuto le coltivazioni ortofrutticole in serra. Le coperture di diversi «tunnel» sono state spazzate via

CAMMARATA. La neve è arrivata su monte Cammarata. Non una spolverata, ma una coltre che ha ricoperto l'intera montagna. Durante la notte fra venerdì ed ieri, ha nevicato per ore sulle alture di Cammarata e di Santo Stefano Quisquina.

Il resto dell'Agrigentino è stato invece spazzato dalle forti raffiche di vento che hanno divelto pali di luce, spezzato fronde di alberi o, addirittura, abbattuto palme ed arbusti più piccoli. Lungo la statale 189, la Agrigento-Palermo, fra Aragona e Comitini, una grossa palma e' caduta sulla strada, centrando quasi in pieno un'autovettura di passaggio. Conducenti e passeggeri sono, miracolosamente, rimasti illesi, mentre l'utilitaria è stata pesantemente danneggiata. Da San Leone a Fontanelle, passando anche per la via Toniolo, nei pressi della piu nota piazza Don Guanella, è stato, invece, un continuo risuonare di sirene, dei vigili del fuoco, per pali dell'illuminazione pubblica sradicati e finiti sul selciato, alberi a rischio cedimento, cartelloni pubblicitari o insegne di viabilità pericolanti. Ieri mattina, in via Degli Ulivi, un tratto di strada è sprofondata e una Mercedes classe A e' rimasta pericolosamente in bilico su una fiancata. Illeso, il proprietario che si stava accingendo a parcheggiare.

Piogge, temporali, correnti fredde di origine artica e possibilità di neve sopra gli 800 metri. L'inverno è arrivato, dunque, anche nell'Agrigentino. La protezione civile regionale ha dichiarato lo stato di preallerta per "condizioni meteorologiche avverse".

Oggi dovrebbe andare meglio rispetto ad ieri, ma le temperature continueranno a rimanere in picchiata. Le piogge e il vento continueranno a far sì che tutte le centrali operative delle forze dell'ordine e dei soccorritori - coordinati dalla Prefettura della città dei Templi - rimangano pronte ad ogni evenienza. Agrigento è stata valutata con una criticità idrogeologica "arancione".

Le piogge e le forti raffiche di vento delle ultime ore e quelle della giornata odierna potrebbero determinare - secondo la Protezione civile regionale - frane superficiali, attivazione o riattivazione di fenomeni di instabilità. Possibili anche diffusi allagamenti. Nessun allarme esondazione, non per il momento almeno anche perché gli invasi - costantemente monitorati - non sono ancora ai livelli di allerta. Ma comunque con un codice "arancione" il pericolo per la pubblica incolumità c'è tutto. A preoccupare è, ancora una volta, il vento. Le forti raffiche di vento che potrebbero superare anche i 67 chilometri orari potrebbero determinare mareggiate o situazione di ulteriore instabilità in contesti idrogeologici già instabili. Occhi puntati, pertanto, sul centro storico di Agrigento dove ad ogni pioggia, ad ogni temporale o ad ogni raffica di vento violenta, il "malato" si aggrava ulteriormente. L'umidità è del 96 per cento e pertanto le temperature potrebbero scendere anche fino a quattro gradi. Nevischio o neve vera e propria sono probabili sopra gli ottocento metri, quindi le catene sono consigliate a chi si accinge a salire fino a monte Cammarata o si spinge lungo le alture di Santo Stefano Quisquina.

Saranno in queste ore, ma soltanto in via precauzionale, tenuti d'occhio i fiumi Magazzolo e Platani dove, comunque, non dovrebbero registrarsi portate allarmanti. Il vento ha fatto danni anche a Licata. Sono attesi per domani i primi sopralluoghi alla Piana, dove sono presenti le serre devastate dal maltempo.

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