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Agrigento, il progetto della scuola Valdese scuote il Consiglio

AGRIGENTO. È bastato davvero poco, nella seduta del consiglio comunale di giovedì per far saltare i fragili equilibri che tengono unita la maggioranza in aula Sollano. Se la seduta del 21 gennaio non aveva certo brillato per i contenuti esposti dai consiglieri comunali che si erano impantanati, per ben tre ore, sulla necessità o meno, che continui ad operare il tavolo tecnico per la realizzazione del piano di intervento in materia di rifiuti, nella seduta del rinvio, quella di giovedì, in poco più di un’ora si è assistito all’incrinatura dell’esile maggioranza.
La causa di tutto il punto 13 dell’ordine del giorno, quello ancora dei 45 punti, «Approvazione schema di convenzione per la realizzazione della Chiesa cristiana evangelica “Assemblea di Dio in Italia” ricadente in zona F2, in contrada San Giusippuzzu».
«Quello che chiediamo – ha spiegato l’arch. Noto Campanella, a nome dell’ufficio proponente - è l’approvazione da parte dei consiglieri della convenzione, che sarà poi sottoscritta tra Comune e Chiesa cristiana evangelica proprietaria di un terreno in zona F2 su cui verrà edificata la Chiesa, in cui vengono indicati i servizi e sotto servizi che devono essere posti in essere e realizzati. Nella proposta – ha proseguito l’arch. Campanella – viene evidenziato come già nel precedente PRG era stata approvata una variante urbanistica perché si realizzasse l’opera ed oggi è previsto dal nuovo Prg con unica condizione la sottoscrizione della convenzione tra le parti».
Nulla di strano se non fosse che, appena in aula Sollano si sente pronunciare o si legge, su qualche punto all’ordine del giorno, la parola Prg, iniziano a sorgere i problemi. Infatti, se dalla spiegazione data dall’ufficio urbanistica, nulla osta alla realizzazione della struttura di culto, non è così per il consigliere Mallia, il quale ritiene che «la proposta presenti delle criticità e delle anomalie in merito al Prg». Da questo intervento cominciano a manifestarsi i malumori all’interno di Aula Sollano, i consiglieri della maggioranza, presenti in aula già ad inizio seduta in numero risicato, cominciano a mostrare insofferenza sulla nuova piega presa del dibattito preferendo uscire dall’aula, alcuni senza farvi più ritorno altri tornandovi al termine della votazione.
In poche parole tutto il contendere verte su una semplice domanda: qual è il PRG attualmente vigente in città? Quello attuato o quello approvato? Cioè il Prg approvato dal Consiglio comunale nel 2005, o quello successivamente modificato dall'Assessorato regionale e dal Cru nel 2009? Il problema risiede nelle tempistiche: secondo Mallia e altri, il parere della Regione è arrivato oltre i 120 giorni necessari, e quindi siamo con il Prg adottato; mentre per gli uffici comunali, come evidenziato dall’ing. Principato durante la seduta, reputano vigente il Prg approvato. Mallia e Gibilaro abbandonano l’aula mentre Miccichè tenta di calmare i toni sottolineando come la votazione favorevole al punto 13 «sia un atto dovuto perché sia nel precedente Prg che in quello in vigore la costruzione della struttura era stata stabilita». Dopo l’esito della votazione alla proposta di delibera dell’amministrazione che sarà favorevole ma grazie ai voti dell’opposizione, i componenti del gruppo Fli, Settembrino, Vita e Lo Bue abbandonano l’aula «prendendo le distanze dall’attuale maggioranza» in attesa di un «chiarimento con il sindaco sulla attuale situazione politica».

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