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Il Comune di Licata mette all’asta i propri immobili: «Otterremo 12 milioni di euro in tre anni»

LICATA. Dodici milioni di euro in tre anni (compresi quelli già incassati con le vendite eseguite nel 2013). E’ quanto il Comune conta di ottenere vendendo i propri “gioielli”. Nel 2014 e nel 2015 Palazzo dell’Aquila metterà all’asta locali in centro ed in periferia, sedi di uffici, terreni ed aree di sedime. Alla fine, se tutto ciò che è messo in vendita sarà effettivamente acquistato, l’ente otterrà le somme necessarie per risanare le casse e guardare con serenità al futuro. La proposta dell’amministrazione comunale, relativa al “Piano delle alienazioni”, ha ottenuto il via libera dal consiglio comunale. Il “si” è stato all’unanimità, ma al momento del voto in aula c’erano solo diciotto dei trenta consiglieri comunali che compongono l’assise. Inoltre l’approvazione è stata preceduta da un dibattito molto ampio, durante il quale dall’opposizione sono piovute critiche sull’esecutivo, soprattutto per alcuni dei beni per i quali è stata decisa la cessione ai privati.
Ma ecco, nel dettaglio, quali immobili del Comune sono stati già ceduti o lo saranno presto. Nel 2013 Palazzo dell’Aquila ha venduto un’area di 185 metri quadrati prossima alla spiaggia della Playa, un chiostro di 45 metri quadrati e 20 metri quadrati di corte, sito in piazza Attilio Regolo, lo stabile di via Dalla Chiesa che era stato destinato a pescheria e diritti edificatori in via Messico, traversa di via Campobello.
Nel 2014 il Comune ha previsto di vendere: l’autolavaggio Greco Ferlisi in via Giarretta, gli uffici che ospitano l’Eas, il mercato ortofrutticolo, l’edicola ex Moncada di piazza Progresso, un garage in via Giarretta, il deposito dei Lavori pubblici di Pozzo Gradiglia, il deposito di via Castello, l'auto parco comunale di via Giarretta, l'archivio di via Giarretta, l'ex guardia medica del viale XXIV maggio, con annesso l'ex ufficio postale, il deposito dei mezzi della nettezza urbana di via Giarretta e via Umberto II, l’autofficina comunale, il macello di via Umberto II, la lavorazioni marmi via Marianello. Ed ancora fondi siti in contrada Mintina, nel quartiere Oltreponte, in contrada Mollaca, in via Monfalcone, in contrada Gallodoro ed in Piano Cannella. In vendita anche l’ex pista di elisoccorso di contrada Cannavecchia, un fondo in contrada Gallodoro, un’area della spiaggia Ripellino e dei diritti edificatori. Infine per il 2015 è stato previsto di mettere in vendita la casa di riposto per anziani che ha sede in via Umberto II. Ma non mancano già le polemiche. Il consigliere di Articolo 4, Giuseppe Ripellino, ha fatto rilevare che l’autoparco comunale ospita i mezzi della Dedalo Ambiente e viene gestito insieme a quest’ultima società. La Cgil funzione pubblica del San Giacomo d’Altopasso, ed il consigliere dell’Udc Giuseppe Scozzari, a proposito della decisione del Comune di mettere in vendita l’ex elipista di contrada Cannavecchia, attigua all’ospedale, hanno ricordato che c’era l’impegno dell’esecutivo a concedere l’area all’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento affinchè vi realizzasse, praticamente a costo zero, un parcheggio al servizio dei dipendenti del presidio e degli utenti.

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