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La mini Imu da pagare entro venerdì, ma i comuni di Agrigento e Realmonte rimborsano gli utenti

AGRIGENTO. La mini Imu - ossia il residuo dell’imposta sul mattone per l’anno 2013, per le abitazioni principali, da pagare entro venerdì - ad Agrigento e a Realmonte verrà rimborsata. I rispettivi sindaci, Marco Zambuto e Piero Puccio, con i propri assessori comunali, rinunceranno alle indennità di carica, recupereranno i soldi necessari e fra giugno e luglio ad agrigentini e realmontini – che entro venerdì saranno, però, costretti a pagare – rimborseranno il mal tolto. L’operazione “rimborso” a Realmonte sarà certamente più semplice: si stima, infatti, che sarà necessario recuperare circa 20 mila euro. Proporzionalmente al numero di abitanti, più complessa, invece, ad Agrigento visto che servono ben 500 mila euro. Ma il rimborso si farà. Il sindaco Zambuto già all’inizio del mese aveva manifestato la propria intenzione politica, affidando il compito delle necessarie verifiche tecniche al dirigente del settore finanziario Giovanni Mantione. Ma ad Agrigento c’è di più perché il Comune, con questa occasione, si metterà al lavoro per creare un apposito fondo. «Lavoreremo sul discorso delle indennità di carica e rinunciandovi – ha spiegato Zambuto - andremo a mettere questi soldi risparmiati in un fondo apposito per cercare di diminuire, anche per l’anno in corso, la pressione fiscale sui cittadini». «Si tratta di una piccola boccata d'ossigeno per le famiglie – ha dichiarato il capo dell’amministrazione di Realmonte, Piero Puccio - ed un segnale che il sindaco e gli amministratori di Realmonte vogliono dare ai propri concittadini, vessati da tante tasse, in un periodo di grande difficoltà che tutti stanno attraversando».
Ad Agrigento, i proprietari di prime case devono pagare il 6 per mille. Ma oltre al capoluogo, ci sono altri 12 Comuni, sui 43 dell’Agrigentino, dove i cittadini sono costretti a pagare. Si tratta di quei Municipi dove è stata alzata l’aliquota base oltre il 4 per mille. Si pagherà, dunque, anche a Sciacca, Licata, Favara, Palma di Montechiaro, Ribera, Menfi, Racalmuto, Ravanusa, Santa Margherita Belice, Grotte, Realmonte e Sant’Angelo Muxaro. L’aliquota più bassa - il 4,60 per mille - è per i proprietari delle prime case fra le circa 2.353 famiglie di Grotte. Le aliquote più alte – il 6,00 per mille, appunto – riguarderanno, invece, i proprietari di prime case a Licata, Racalmuto, Ribera e Sant’Angelo Muxaro dove ci sono appena 614 famiglie circa per complessivi residenti 1.424 circa. In mezzo, ci sono le aliquote degli altri Comuni dell’Agrigentino: Realmonte con il “suo” 5,40 per mille e, poi, Sciacca, Favara, Palma di Montechiaro, Menfi, Ravanusa e Santa Margherita Belice dove l’aliquota è del 5,00 per mille. Tredici Comuni agrigentini fra i circa 2.500 dell’intera penisola. Per pagare un po’ meno, rimane la strada delle detrazioni: i figli a carico. La normativa prevede detrazioni per un massimo di 8 figli. Il pagamento dovrà avvenire con i modello F24 o con un bollettino postale apposito. Il termine è imminente: venerdì 24 gennaio. Sul sito web del Comune di Agrigento è possibile calcolare l’ammontare in base alla rendita catastale.

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