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Sette immobili abusivi, il Consiglio dispone di acquisirli al Comune

Imposta comunale sulla pubblicità, difficoltà per riscuotere la tassa. Il funzionario: «Gli uffici trovano difficoltà nel fare il censimento delle autorizzazione e ad oggi non si è riusciti a fare un quadro organico»

AGRIGENTO. Scongiurato l’intervento del commissario regionale ad acta per i sette immobili abusivi che, terminato l’iter procedurale alla Regione Siciliana, attendevano un provvedimento da parte del consiglio comunale di Agrigento. Alla ripresa della seduta, aggiornata ad oggi (ieri per chi legge) causa mancanza del numero legale, il primo atto posto in essere dai pochi consiglieri presenti è stato proprio quello dell’acquisizione dei sette immobili nel patrimonio del Comune. Ma che dimensioni hanno e dove si trovano questi immobili? Andiamo dal manufatto grezzo in c.da Mendolito con un’estensione di 120mq ad un corpo di fabbrica a Montaperto di 375mq; dall’immobile in Via Regione Siciliana di 70 mq al manufatto di 31mq, più portico di quasi 50mq, in via delle viole a San Leone; dal magazzino in zona Petrusa di 160mq all’immobile in via Rossellini (c.da Abate-Giarre) di 145mq chiude l’elenco un immobile di 70mq in via Merelli c.da Mandrascava. Adesso spetterà all’amministrazione decidere cosa farne, se utilizzarli come abitazioni a canone sostenibile; per housing sociale; locarle o, se violano i vincoli paesaggistico- ambientali, demolirli. Ma per un atto che viene posto in essere molti altri, ricordiamo che i punti all’ordine del giorno sono 45, non possono neanche venire discussi o esitati, a causa dell’assenza dell’amministrazione attiva e dei dirigenti ai cui settori essi afferiscono. E così non si può procedere alla discussione del punto relativo al regolamento dei taxi, dell’inserimento negli elaborati del Prg della planimetria della Valle dei Templi, del potenziamento servizi dell’ufficio anagrafe o del regolamento di protezione civile. Alla fine il consigliere Di Rosa, per permettere al consiglio di proseguire i lavori, chiede il prelievo del punto relativo al dibattito sull’applicazione del contratto e relativo capitolato d’oneri - comune di Agrigento/Inpa spa, reso possibile anche grazie alla presenza del dirigente Mantione. La discussione verte sull’elevato numero di impianti pubblicitari abusivi ubicati sul territorio cittadino e l’Inpa, concessionaria del servizio di accertamento e riscossione dell’imposta comunale sulla pubblicità, dei diritti sulle pubbliche affissioni e della tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, sottolinea, attraverso una nota, come sia mancata, in tutti questi anni, la necessaria collaborazione da parte degli uffici comunali affinché il problema venisse risolto, ma chiede anche che il comune comunichi quali tra gli impianti censiti sono autorizzati. E qui allegano un elenco degli impianti censiti al marzo 2013, molti dei quali sono sprovvisti della targhetta che permette di poter risalire al proprietario, su 221 impianti (stendardo, poster, pensilina, plancia) ben 130 si trovano in queste condizioni. La risposta alla denuncia sollevata dall’Inpa viene data dal dirigente affari finanziari Mantione il quale precisa che, ad oggi manca un piano comunale sugli impianti pubblicitari che regolamenti la materia. Mantione precisa che prima del 2008, era possibile collocare impianti pubblicitari, con una semplice autorizzazione rilasciata dall’amministrazione, «gli uffici – sottolinea il dirigente - trovano difficoltà nel fare il censimento delle autorizzazione ed ad oggi non si è addivenuti ad un quadro organico». Nell’impossibilità di proseguire la discussione la seduta viene rinviata a martedì 21 gennaio alle ore 18.

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