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Anomalie nell'assistenza sanitaria e punti nascita, revocati commissari Asp di Messina e Agrigento

PALERMO. Anomalie nella gestione dei servizi di assistenza sanitaria e mancato rispetto delle norme riguardanti i punti nascita. Sono queste le due motivazioni che hanno portato alla revoca del commissario dell'Asp di Agrigento e quello dell'Asp di Messina. I due provvedimenti sono stati adottati dall'assessore alla Salute, Lucia Borsellino, in raccordo col governatore Rosario Crocetta.

Lunedì sarà notificato il decreto per Manlio Magistri, commissario dell'Asp di Messina, "per non avere rispettato le delibere di giunta e i decreti assessoriali sui punti nascita". Proprio ieri il Tar di Catania ha accolto il ricorso del comune di Barcellona Pozzo di Gotto contro la scelta dell'Asp di Messina di chiudere il reparto di ostetricia e ginecologia del 'Cutroni Zodda' e trasferirlo all'ospedale di Milazzo, procedura contestata anche dal governo Crocetta che aveva dato indicazioni opposte rispetto al piano del precedente governo Lombardo. I giudici hanno concesso la sospensiva. La chiusura del punto nascita aveva suscitato la reazione della popolazione e dell'amministrazione comunale che aveva sollevato rischi per la salute pubblica. Due anni fa il Tar aveva accolto anche un ricorso contro la soppressione dei reparti del San Raffaele Giglio di Cefalù e dell'ospedale di Lipari.

"Abbiamo deciso di rimuovere il commissario dell'Asp di Messina perché agiva contro le indicazioni del governo, non rispettando le delibere di giunta e i decreti assessoriali sui punti nascita, come se fosse il padrone della sanità. Dopo le clamorose sconfitte sancite dai pronunciamenti del Tar sui ricorsi dei comuni di Lipari e Barcellona Pozzo di Gotto sulla chiusura dei punti nascita è ora di mettere un punto: Magistri è rimosso". Così il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, motiva la scelta. "In questi mesi Manlio Magistri ha continuato a tenere una linea completamente autonoma rispetto al governo - afferma Crocetta - creando uno stato di fibrillazione tra le popolazioni dei comuni messinesi, provocando conflitti con gli amministratori locali e creando un danno al governo della Regione".

"Il governo aveva chiesto ai commissari delle Asp di mettere in sicurezza i punti nascita, soprattutto a Messina, per la particolare condizione orografica, ci aspettavamo un'azione più incisiva da parte del commissario, che invece non c'è stata. Questo atteggiamento così lento lo abbiamo constatato anche in altri ambiti, come ad Agrigento revocando, anche lì, l'incarico al commissario", ha aggiunto l'assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino.


Alla base della scelta riguardante Salvatore Roberto, commissario straordinario dell'Asp di Agrigento,  invece, c'è "il venir meno del rapporto fiduciario la cui sussistenza costituisce il presupposto necessario per la continuità dell'incarico" e "il persistere di alcune gravi criticità gestionali, sia sotto il profilo dell'assistenza sanitaria che per taluni aspetti relativi alle procedure di approvvigionamento di beni e servizi; queste ultime, in gran parte non osservanti le normative in materia di certificazione antimafia". L'incarico dell'Asp di Agrigento è stato affidato ad interim all'attuale commissario straordinario dell'Asp di Enna, Giuseppe Termine, senza alcun compenso aggiuntivo.

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