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Agrigento, non acquisiti sette immobili abusivi: in arrivo il commissario

AGRIGENTO. All’ordine del giorno 45 punti nella seduta di ripresa, dopo la pausa per le festività natalizie, del consiglio comunale di Agrigento. Dopo le procedure di rito, come la designazione degli scrutatori e la lettura con approvazione dei verbali delle sedute precedenti, che vedrà solo il voto contrario del cons. Vassallo, i consiglieri Micchichè e Saeva comunicano di non aderire più all’UDC con il passaggio, il primo nel Nuovo Centro Destra ed il secondo nelle fila degli indipendenti. Si passa poi alle comunicazioni da parte della presidenza, tra le quali spicca quella proveniente dall’assessorato regionale territorio ed ambiente, settore urbanistica, con la quale si diffida il comune di Agrigento per non avere posto in essere misure repressive quali demolizione, acquisizione nel proprio patrimonio immobiliare o concessione in locazione dei sette immobili abusivi per i quali è terminato l’iter procedurale dinanzi alla Regione Siciliana.
«Se il Consiglio comunale – legge il presidente Trupia - entro trenta giorni dalla notifica della presente diffida avvenuta in data 7 gennaio 2014, non compirà i dovuti atti la Regione procederà alla nomina di un commissario ad acta». Per caso fortuito o per provvidenziale previsione tra i punti all’ordine del giorno vi è proprio la richiesta della presa d’atto, del civico consesso, dell’acquisizione, da parte dell’ente comune, dei sette immobili abusivi, ubicati in diverse zone delle città, a cui fa riferimento la diffida regionale. Ma, nel momento della votazione ecco la sorpresa, manca il numero legale e così dopo il rinvio della seduta dopo 30 minuti, il presidente è costretto ad aggiornare i lavori a domani (oggi per chi legge).



Altro punto esitato, solo due in una seduta di quasi tre ore, un atto di indirizzo presentato dalla prima commissione consiliare avente per oggetto il Parco Icori e la sua riqualificazione oltre che definitiva fruizione da parte della popolazione. Il consigliere Vassallo, a nome della prima commissione, porta alla conoscenza dei colleghi, la realizzazione, vi è già il progetto esecutivo redatto dall’ufficio tecnico del comune, di un centro comunale rifiuti ingombranti nella parte del Parco destinata a parcheggio. Vassallo chiede ai colleghi di votare l’atto di indirizzo affinchè l’amministrazione blocchi tale progetto e si attivi per la pubblicazione di una “procedura per manifestazione di interesse” che permetta ai privati di gestire il Parco dell’Addolorata.



Ma il consigliere Mallia, intervenendo nel dibattito, gela i presenti: l’anfiteatro ubicato all’interno del Parco risulta, secondo la documentazione in suo possesso, sprovvisto di certificato di collaudo e, rivolgendosi all’assessore Gibilaro, gli chiede se sia così o meno.
Gibilaro risponde che «alcune opere comunali risultano sprovviste del certificato di collaudo. In questi giorni sto verificando, con i tecnici, se tra di questi vi rientra anche il Parco Icori». L’atto di indirizzo verrà approvato dai consiglieri ma se dovesse davvero mancare il certificato di collaudo difficilmente un privato potrà gestire l’anfiteatro. Da segnalare ad inizio seduta la presenza di alcuni operatori ecologici i quali hanno lasciato aula Sollano dopo aver saputo che il punto relativo al tavolo tecnico istituito in materia di gestione dei rifiuti e sulle determinazioni in materia da parte dell’amministrazione comunale non sarebbe stato discusso a causa dell’assenza dell’assessore Luparello.

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