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Rifiuti, arrivano le modifiche al bando Zambuto: nessuno perderà il lavoro

AGRIGENTO. La prima marcia indietro è arrivata ieri mattina. Con una nota a firma del vice sindaco Piero Luparello, l'Amministrazione Comunale di Agrigento ha chiesto al dirigente del settore, di verificare, quello che è stato definito un errore da parte degli uffici e cioè l’annunciato taglio del numero dei personale impegnato nel servizio di igiene Ambientale della città. Nel nuovo bando, infatti, circa 60 unità sarebbero risultate in esubero in base alla politica di riduzione dei costi del servizio, ma in netto contrasto con l'accordo quadro firmato dall'Assessorato regionale dell'Energia e dei servizi di pubblica Utilità e i sindacati di categoria che prevede il rispetto dei livelli occupazionali. Ma prima che si sapesse del passo indietro dell’amministrazione, i lavoratori non hanno perso tempo e molti di loro hanno protestato davanti al Comune proprio per chiedere il mantenimento dei livelli occupazionali. «L’amministrazione Zambuto - dice il presidente della Camera di Commercio Vittorio Messina - revochi il bando e concerti il tutto con il Tavolo tecnico appositamente costituito e con il Consiglio comunale, espressione diretta degli interessi della comunità». Ad apprezzare la marcia indietro del Comune sono soprattutto i sindacati. «È importante - commenta Alfonso Buscemi della Cgil - la decisione immediata dell'Amministrazione di dare direttive per correggere il bando. Sarebbe stato gravissimo un atteggiamento diverso, oltre che sorprendente perchè va dato atto al sindaco Zambuto che sul personale è stato sempre disponibile ed in diverse circostanze è stato determinante per risolvere momenti di crisi come nel caso in cui ha salvato il posto di lavoro a sette dipendenti che il sindaco di Siculiana aveva fatto licenziare». Le perplessità della Cgil riguardano poi la decisione di affidare un incarico esterno con pesanti costi per la progettazione del Piano d'Intervento. «Il comune di Agrigento - aggiunge - ha già nel cassetto un Piano redatto nel mese di luglio scorso dall'Ufficio Tecnico dell'ATO, un Piano che metterebbe fine alla politica della discarica prevedendo una raccolta differenziata seria, se ci sono cose da rivedere basterebbe discuterne e risparmiare una parcella che certamente non sarà di pochi euro». E sulla vicenda interviene il capo dell’amministrazione che in mattinata ha incontrato i lavoratori del comparto ecologico fornendo spiegazioni e rassicurazioni rispetto al loro futuro occupazionale. «Ci sono alcune cose da chiarire sulla vicenda- dice Zambuto che ha anche annunciato querele contro alcuni consiglieri comunali - e la prima è che va spiegato a chi non lo sa, che la decisione di rivolgerci ad un consulente esterno perchè faccia chiarezza sulle ipotesi su cui si puo lavorare, è stata votata nel corso del tavolo tecnico anche da quegli stessi consiglieri comunali di opposizione che adesso tuonano contro la loro stessa scelta. In questi mesi in cui il tavolo tecnico ha lavorato, io mi sono assunto la responsabilità di andare avanti con le proroghe per evitare la raccolta si fermasse. Sulla vicenda dei lavoratori - aggiunge - abbiamo spiegato che si è trattato di un errore degli uffici preposti e che troveremo una soluzione che non faccia perdere un solo posto. E poi, mi pare di ricordare, che sono stati sempre certi consiglieri ad accusarci di aver assunto «troppi» operatori ecologici. Delle due l’una».

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