AGRIGENTO. Con 14 voti favorevoli il Consiglio comunale di Agrigento ha approvato il Bilancio di previsione 2013 e gli atti contabili collegati. L’opposizione ha espresso 11 voti contrari mentre a garantire il numero legale ci hanno pensato due consiglieri che si sono allontanati al momento del voto. «Il Consiglio ha accolto il mio invito a votare responsabilmente il Bilancio – ha detto il sindaco Marco Zambuto presente in aula dopo le polemiche dell’altro ieri sulla sua assenza che ha determinato il rinvio di 24 ore della seduta – ed il voto finale ha dimostrato che c’è la volontà comune di andare avanti verso il risanamento finanziario del Comune e per una nuova programmazione futura». «Io ho lanciato una sfida al Consiglio - aggiunge Zambuto - ma non c’era altra soluzione. I numeri parlano chiaro e dicono che il risanamento è iniziato e che il nostro è un ente senza dissesto e con i debiti pagati». Hanno votato no al bilancio i consiglieri del Mpa. «Esprimendo il voto contrario – si legge in una nota - abbiamo affermato e confermato la nostra dignità politica e dimostrato coerenza di comportamento. Siamo rimasti in aula - aggiunge il consigliere Vassallo – e come annunciato, a più riprese, ci siamo puntualmente opposti ad uno strumento contabile ingessato, rigido ed inefficace, ma soprattutto, essendo a fine anno, ormai fuori luogo: va a prevedere quello che è stato già fatto. Evidentemente non risponde minimamente alle esigenze di una città ormai socialmente ed economicamente in emergenza. Di contro, la nostra città, dopo il settennato di Zambuto, si gode oggi il primato in classifica, in ambito nazionale, per le tasse più alte a fronte, haimè, di servizi e assistenza sociale pari a zero. Un vero disastro di cui l’Mpa non vuole essere complice». I consiglieri Di Rosa e Patti hanno dichiarato di rinunciare al gettone di presenza. Lo stesso hanno fatto poco dopo i consiglieri del Fli.
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