Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Sgravi alle imprese agrigentine che assumono Messina: «Un sostegno necessario»

AGRIGENTO. Firmato il decreto, scatta la nuova corsa al credito di imposta per le aziende che hanno assunto lavoratori tra il 2 giugno 2012 e il 13 maggio di quest'anno. La Regione ha pubblicato il bando per la seconda tranche del finanziamento che ammonta a 29 milioni di euro. Ma è già polemica con gli artigiani, i quali temono che "ancora una volta il credito di imposta possa rimanere bloccato, perché tra i documenti richiesti dall'amministrazione c'è la polizza fidejussoria che raramente le aziende riescono ad ottenere dalle banche". Le assunzioni, dunque, sono state fatte, i soldi per gli incentivi alle aziende sono pronti ma le imprese alzano la voce. Il bando per il credito di imposta risale a due anni fa. La Regione ha stanziato 65 milioni, prevedendo di sgravare del 50% il costo delle assunzioni (stipendi e contributi). Con la prima tranche, a settembre, la Regione stanziò 44 milioni. Adesso, arrivano gli altri soldi, di cui 10 milioni provengono dal Piano d'azione Coesione.
Il termine per presentare la documentazione, che certifica il diritto al credito di imposta, scade il 14 febbraio, a partire dal 13 gennaio. Ma le imprese hanno già anticipato che "tutto finirà in un grande bluff. Perchè - spiega Mario Filippello, segretario della Cna - l'assessorato al Lavoro ha chiesto di allegare alla documentazione una fidejussione bancaria o assicurativa che a settembre appena 3 aziende su 1.147 sono riuscite ad avere. Siamo l'unica regione d'Italia che richiede la polizza, con il risultato che questi meccanismi assurdi vanificheranno i benefici". Grazie al credito d'imposta, le aziende scomputano dalle tasse da versare allo Stato il costo della metà di queste assunzioni: all'erario poi le somme saranno compensate dalla Regione grazie ai finanziamenti europei. La fidejussione serve a garantire che, nel caso di truffe sulle assunzioni e se l'Ue non rimborsa i finanziamenti, la Regione si può rivalere sulla banca. E poiché i tempi di certificazione di Bruxelles sono lunghi, anche l'assicurazione ha tempi dilatati che ne allungano il rischio e il costo. "Per questo motivo - sintetizza Filippello - pochi istituti garantiscono gli investimenti attivati".
Una volta presentate le domande, la Regione stilerà, entro aprile, la graduatoria dei beneficiari. All'assessorato al Lavoro confermano che "le imprese dovranno presentare, anche stavolta, la fideiussione - spiega Francesca Garoffolo, dirigente che si occupa della misura -. Ci auguriamo, però, di attivare, prima di quella data, il sistema informatico dei controlli, per venire incontro alle esigenze delle imprese. Se riusciamo ad avere in tempo le dichiarazioni di spesa necessarie, le aziende potrebbero anche non presentare questo documento"."In un momento di crisi senza precedenti è chiaro che imprese e lavoratori necessitano di sostegno. Per questo non possiamo che accogliere positivamente qualsiasi iniziativa che si muova in tal senso. Oggi più che mai la politica deve agire per non permettere che il tessuto imprenditoriale siciliano finisca per sgretolarsi". Lo ha detto il presidente del gruppo giovani imprenditori di Agrigento di Confindustria centro Sicilia Andrea Messina.

Caricamento commenti

Commenta la notizia