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Palma, fiamme all’auto di Domizio Mineo «La nostra azione non si fermerà»

PALMA DI MONTECHIARO. L’auto di Domizio Mineo, fondatore e presidente di Cittadinanzattiva di Palma di Montechiaro, è stata danneggiata in maniera seria da un incendio che l’ha avvolta nella tarda serata del giorno di Natale. Le cause del rogo sono da accertare, ma ieri Mineo è intervenuto sulla questione annunciando che “qualora si scopra che l’incendio è doloso nessuno pensi che gesti come questi possano fermarci. Già in passato – ha detto Mineo – io e la mia famiglia siamo stati vittime di un’intimidazione ed in quell’occasione denunciammo gli autori dell’episodio. Noi andiamo avanti”. In via Di Vittorio, dove era parcheggiata la Lancia Y di Domizio Mineo, i vigili del fuoco del distaccamento di Licata sono intervenuti alle 23.30 del 25 dicembre, pochi minuti dopo avere ricevuto la segnalazione dell’incendio. I primi ad arrivare sul posto sono stati gli agenti del commissariato di polizia, coordinati dal vice questore Angelo Cavaleri, i quali hanno fatto scattare l’allarme. Le fiamme si sono sviluppate nella parte anteriore della Lancia Y del presidente di Cittadinazattiva, ma si sono estese anche ad un’auto che era parcheggiata accanto alla prima. Anche quest’ultimo mezzo è stato danneggiato dal rogo. Una volta raggiunta la zona i pompieri si sono messi al lavoro e nel giro di pochi minuti hanno spento le fiamme. Poi, insieme alla polizia, hanno eseguito un sopralluogo nel tentativo di scoprire le cause dell’incendio. Gli investigatori hanno reso noto che sul posto non sono state trovate tracce di liquido infiammabile, ma la pista dolosa rimarrebbe comunque quella privilegiata. Per ora, comunque, non viene esclusa l’ipotesi di un incendio accidentale. “Voglio sperare – dice Domizio Mineo – che si scopra che il rogo sia di natura accidentale. In caso contrario non potrei escludere la possibilità che l’incendio sia legato alla mia attività di presidente di Cittadinanzattiva di Palma di Montechiaro. In città abbiamo fondato l’associazione nello scorso mese di maggio e da allora abbiamo fatto diverse denunce su cose che, secondo noi, non vanno. E’ chiaro che non intendiamo accusare nessuno, tra l’altro non è nemmeno provato che c’entri il dolo, ma sin d’ora vogliamo dire chiaramente che la nostra azione andrà avanti”.

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