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I pm di Agrigento a Letta: via la Bossi-Fini

AGRIGENTO. Reato di immigrazione clandestina, la Procura di Agrigento rilancia la polemica e Palazzo Chigi risponde. Appena due mesi fa il presidente del Consiglio Enrico Letta, aveva parlato di «eccesso di zelo» facendo riferimento all'iscrizione nel registro degli indagati dei sopravvissuti al naufragio del 3 ottobre.

«Nel 2013 - dice il capo della Procura agrigentina, Renato Di Natale durante la conferenza stampa di fine anno - abbiamo dovuto iscrivere nel registro 16 mila clandestini. Nonostante quello che dice il premier la legge è in vigore e noi abbiamo l'obbligo di rispettarla. Se dovessero abolirla ci farebbero un grande piacere - aggiunge Di Natale - perchè avviare 16mila fascicoli e procedere a 16mila interrogatori a Lampedusa con l'assistenza di un legale non è cosa semplice».

Poche ore dopo da Roma il capo del governo nel fare un bilancio di fine anno ha annnunciato che «la discussione sulla Bossi-Fini sarà uno dei temi di gennaio e il governo ha anche intenzione di mettersi al lavoro subito per una revisione degli standard dei Cie».

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