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Il Punto Nascite di Licata è di nuovo a rischio, il comitato: pronti a tornare in piazza

LICATA. Torna la paura per la paventata chiusura del Punto Nascite del San Giacomo d’Altopasso. La struttura, come è noto, è tra le 37 siciliane destinate allo stop in quanto non arrivano al numero minimo di 500 parti all’anno. Ormai da due anni l’intera comunità è insorta contro l’ipotesi di chiusura, sono state raccolte 10.000 firme per contestare il provvedimento della Regione, ed all’incirca un mese fa ha avuto luogo una marcia per le vie del centro organizzata dal gruppo spontaneo (nato su Facebook) “Noi nasciamo a Licata”. Qualche giorno dopo si è riunita, nell’aula magna dell’ospedale San Giacomo d’Altopasso, la Commissione alla Sanità dell’Ars ed in quell’occasione tutti i presenti avevano chiesto al governatore Crocetta di “stoppare” la chiusura. Il Punto Nascite di Licata, così come tutte le altre Maternità siciliane, hanno ottenuto una proroga che, di fatto, ha fin qui scongiurato lo stop ai parti. Ora le proroghe stanno per scadere.
“Non abbiamo notizie certe – dicono i giovani componenti di “Noi nasciamo a Licata” -, ma siamo allarmati da voci insistenti secondo le quali la Regione potrebbe non rinnovare le proroghe ai Punti Nascita siciliani, ovviamente compreso quello di Licata. Se così fosse la chiusura della nostra Maternità sarebbe davvero prossima. Per quanto ci riguarda continueremo a batterci contro questo rischio”.
Se davvero non saranno concesse ulteriori proroghe il Punto Nascite di Licata potrebbe essere chiuso a stretto giro di posta. E dire che è proprio dello scorso week end l’iniziative di una serie di mamme, ma anche di giovani donne in gravidanza, che al San Giacomo d’Altopasso hanno proclamato la “Giornata della vita”. Le signore in dolce attesa, e quelle che avevano appena partorito, hanno addobbato l’albero di Natale del reparto di Ostetricia e Ginecologia con le bavette preparate per i loro figli.
“Siamo determinatissime – hanno detto lo scorso sabato – nel dire no ad ogni ipotesi di chiusura del Punto Nascite del nostro ospedale. Pensate che se il reparto già fosse stato chiuso, noi adesso saremmo costrette a partorire in qualche altra parte della Sicilia, con tutti i disagi del caso. A chi ci governa vorremmo dire che bisogna ripensare all’idea di fermare l’attività del Punto Nascite. E’ troppo importante”.
Da oggi anche l’amministrazione comunale, i consiglieri, i partiti e comunque l’intera società civile sono chiamati ad una nuova mobilitazione contro il rischio di chiusura.

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