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Lampedusa, centro dialisi senza soldi L’Asp di Palermo: «A giorni la soluzione»

Medici non pagati da mesi, infermieri senza stipendio da oltre un anno. I pazienti in rivolta: «Qui si rischia la vita»

LAMPEDUSA. Protestano sulla maggiore delle Pelagie pazienti, medici, infermieri e direttore sanitario del centro di dialisi gestito dalla società Bios Srl convenzionato con la Regione siciliana. Il centro di Lampedusa fra una quindicina di giorni non potrà più svolgere il servizio sanitario per mancanza di medicine, è dal mese di novembre del 2012 che non riceve il pagamento delle prestazioni effettuate da parte dell'Asp di competenza; medici e infermieri non vengono pagati da diversi mesi, più difficoltosa in queste condizioni la gestione del centro con gravi disagi per i dializzati. La somma che l'Asp di competenza dovrebbe ancora accreditare si aggira attorno a 220 mila euro.

«Siamo in mezzo a una rivolta dei pazienti del centro dialisi», dice l'assessore alla Sanità del Comune di Lampedusa Franca Parizzi in un video di «Libera Espressione» pubblicato su YouTube in cui vengono raccolte diverse testimonianze.

Dall’Asp di Palermo arrivano buone notizie. Per la soluzione è solo questione di giorni. «La convenzione di questo Centro dialisi - spiega il manager Antonino Candela - venne fatta con l’Azienda sanitaria di Agrigento. E solo dopo i contenziosi avuti tra loro il rapporto convenzionale verrà fatto con l’Asp di Palermo. Io ho saputo della vicenda appena tre giorni fa, mi ha telefonato il sindaco Giusi Nicolini. Mi sono allertato, ho già chiamato l’assessorato regionale alla Sanità. Oramai è questione di pochi giorni, i dializzati di Lampedusa possono stare tranquilli. Ed anche i titolari del Centro: noi, infatti, i pagamenti li facciamo nei tempi previsti dalla legge».
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