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«Scuole senza riscaldamenti»: è protesta a Favara

FAVARA. Arriva il freddo e con esso le proteste. Ieri a manifestare davanti alla sede del Comune di piazza don Giustino sono state diverse scolaresche degli istituti comprensivi che operano a Favara. Gli alunni hanno trovato una prima barriera davanti al portone con i vigili urbani a fare da mediatori. La richiesta portata sul tavolo del sindaco è stata quella di dotare immediatamente le scuole del carburante per accendere le caldaie visto che il freddo in questi primi giorni di dicembre si è fatto oltremodo pungente. Addirittura c'è stata anche una polemica sulla data di accensione dei termosifoni richiamando leggi e disposizioni ministeriali.
Per la verità il Comune nella giornata di martedì aveva deliberato il trasferimento delle somme alle scuole dell'obbligo per fare in modo di acquistare il gasolio. Un adempimento che arriva sicuramente in ritardo ma immediatamente dopo l'approvazione del bilancio di previsione 2013 avvenuta nella seduta consiliare di giorno 30 novembre. Il trasferimento di somme avviene in virtù di un regolamento mediante il quale nel 1999 il Comune decise di spogliarsi di alcune competenze affidandole direttamente alle scuole come il pagamento di luce e telefoni, la riparazione di un vetro, qualche piccolo intervento e l'acquisto del propellente da servire per l'accensione dei termosifoni. Dopo l'incontro con una delegazione di studenti e genitori, il sindaco Rosario Manganella e l'assessore alla Pubblica Istruzione Antonietta Vita nella tarda mattinata di ieri hanno convocato i dirigenti scolastici per entrare nel merito della questione. Al Comune si sono presentati le presidi Bice Lombardi, Maria Todaro, Alfonsa Accurso Tagano, Antonietta Morreale e un rappresentante dell'istituto comprensivo "Brancati" delegato dalla dirigente Carmelina Broccia. "Abbiamo comunicato - dice l'assessore Vita - che già era stata accreditata alle scuole la somma per l'acquisto del gasolio". I dirigenti scolastici sosterrebbero che con la mutata normativa non sarebbero più competenti a bandire la gara di acquisto del carburante ragion per cui il regolamento comunale sarebbe superato. In ogni caso si è concordato un nuovo incontro per martedì prossimo per chiarire gli aspetti di una vicenda che non può arrecare pregiudizio alle attività didattiche né tantomeno agli studenti.

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