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All’orizzonte un’altra emergenza rifiuti Appello dell’Ato: revocate lo sciopero

LICATA. La Dedalo Ambiente sta cercando di scongiurare lo sciopero degli operatori ecologici che i sindacati hanno proclamato per il 15 di novembre. All’origine della decisione di astenersi dal lavoro c’è il mancato pagamento dello stipendio di ottobre e di due premi di produzione, 2011 e 2012. Ieri sulla questione è intervenuto Rosario Miceli, commissario liquidatore dell’Ato Ag3, annunciando che “il premio di produzione, come già comunicato in precedenza, si sarebbe dovuto pagare con le somme delle anticipazioni di cui alla circolare due dell'assessorato Regionale, trasferite alla Dedalo Ambiente da parte dei Comuni di Naro e Licata. Le somme trasferite alla Dedalo dai due enti, però, sono state oggetto di pignoramento, a seguito di decreto ingiuntivo, da parte della ditta Catanzaro Costruzioni, e la parte residua non soggetta a pignoramento è stata utilizzata – ha aggiunto Miceli - per il pagamento di tasse e tributi allo Stato”.
Queste le ragioni, secondo quanto riferito dal liquidatore, del mancato pagamento dei premi di produzione agli operatori ecologici ed agli amministrativi della Dedalo Ambiente.
“Nonostante i decreti ingiuntivi – ha aggiunto Rosario Miceli – abbiamo pagato lo stipendio di settembre ai dipendenti della Dedalo. Per quanto riguarda la mensilità di ottobre i commissari straordinari, Michelangelo Ladro ed Antonino Lo Brutto, procederanno al pagamento non appena i Comuni soci verseranno alla Dedalo quanto dovuto per il servizio di igiene ambientale reso nel mese di ottobre”.
Dunque, al momento, l’Ato Ag3 non è in grado di fornire la data entro la quale il personale riceverà ciò che gli spetta. Pare difficile, dunque, che l’autorità territoriale d’ambito riesca ad ottenere la revoca dello sciopero. Malgrado ciò Rosario Miceli ha rivolto un invito a Cgil, Cisl e Uil “a revocare l’astensione proclamata per il 15 novembre. Qualora lo sciopero venisse confermato la Dedalo Ambiente assicurerà, in tutto l’ambito territoriale, i servizi minimi previsti dalla legge e dall’accordo di settore”.
Intanto l’Ato ha deciso di inviare ai sette Comuni soci una diffida a liquidare alla società le spettanze arretrate. Se non arriveranno i soldi dei Comuni la Dedalo non potrà evitare lo sciopero ed i residenti dei sette centri dovranno rassegnarsi all’ennesima emergenza rifiuti. 

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