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Portatori di handicap ad Agrigento, 46 alunni senza assistenza

La gara per l’affidamento per l’appalto va a rilento e si ferma il servizio. La storia a «Ditelo a Rgs»

AGRIGENTO. Quarantasei alunni portatori di handicap, fra cui quattro bimbi autistici, senza assistenza igienico personale e senza assistenza all’autonomia e comunicazione. Costretti a rimanere a casa, nella maggior parte dei casi, perché il bando per l’affidamento del servizio – approvato dal Comune di Agrigento lo scorso 16 luglio e scaduto il 29 agosto – non è stato ancora aggiudicato. «Perché la burocrazia – ha detto il sindaco Marco Zambuto – ingarbuglia ogni cosa. Ed io alle mamme, disperate, che mi vengono a trovare, non so neanche più come confortarle e rincuorarle». Tanto è emerso dall’intervento del sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, alla trasmissione «Ditelo a Rgs».
«È uno scandalo. È tutto bloccato dalla burocrazia – ha detto Zambuto -. Si fanno le leggi soltanto per complicare i percorsi e i procedimenti. Il bando per l’affidamento del servizio d’assistenza igienico personale e per l’assistenza all’autonomia e comunicazione per gli studenti portatori di handicap grave, per l’anno scolastico 2013-2014, per 180 mila euro – è entrato nel merito Zambuto – è stato approvato il 16 luglio e scadeva il 29 agosto. Fino allo scorso anno per aggiudicare questo tipo di servizio procedevamo con funzionari interni. Dopo il decreto numero 13 del 31 ottobre del 2012 del presidente della Regione – continua Zambuto – occorrono due esperti esterni da nominare nella commissione d’aggiudicazione. Abbiamo così fatto la richiesta all’Urega di Agrigento». L’Urega è l’ufficio regionale per l’espletamento di gare d’appalto. Il sorteggio dei due esperti è stato fissato dall’Urega, secondo i dati forniti dal capo dell’amministrazione di Agrigento, al 17 settembre. Dieci giorni dopo è giunta al Municipio la comunicazione che i due membri sorteggiati avevano accettato d’entrare in commissione.
«Lo scorso primo ottobre – ha continuato, carte alla mano, Zambuto – si è costituita la commissione di gara, con un impegno di spesa di 300 euro a seduta per ciascuno. Si prevedono tre sedute, per un massimo di diecimila euro. Quindi, oltre allo spreco di denaro, – prosegue il sindaco di Agrigento – il primo ottobre si riunisce la commissione che rinvia alla seconda riunione del 25 ottobre e poi alla terza prevista per il 22 novembre. L’Urega non ha colpe – tiene a sottolineare Zambuto -. Si muovono dentro i parametri dettati dalla legge. Il dramma è proprio la legge che consente termini tanto ampi».
«L’Urega – spiega il presidente della sezione provinciale di Agrigento, Melchiorre Cirami, - si occupa soltanto del sorteggio dei componenti tecnico-amministrativi che andranno a far parte della commissione d’appalto. Tutti gli altri eventuali ritardi, dipendono poi dalla stazione appaltante. I sorteggi – conclude Cirami – li facciamo il primo giorno utile, osservando i tempi e le procedure previste dalla legge». «Nella giungla della burocrazia – ha concluso il sindaco Zambuto – le leggi per prima cosa e poi dirigenti e funzionari, tenuti a dare i pareri, si mettono di traverso anche per non assumersi responsabilità e a farne le spese sono i soggetti deboli, così come i 46 alunni che hanno bisogno dell’assistenza. Il bando inoltre, per l’anno scolastico in corso, è previsto che dia lavoro a 21 operatori per l’assistenza più tre per la comunicazione. Una possibilità lavorativa, dunque, in un momento di grande crisi».

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