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Turismo, presenze tra alti e bassi

AGRIGENTO. Nel report stagionale del turismo della Provincia di Agrigento ci sono più frecce verso il basso che verso l'alto. Tuttavia l'analisi che viene fuori da uno studio dell'andamento della stagione estiva appena trascorsa non nasconde spunti positivi. Considerato il particolare momento di crisi globale i numeri che vengono fuori dall'Osservatorio turistico e dall'analisi diretta dal dirigente Achille Contino, infatti non sono poi così sconfortanti almeno per Agrigento città che ha come forte richiamo sempre la Valle dei templi. Gli arrivi nel capoluogo sono al +2,64 percento rispetto allo stesso periodo della stagione precedente. Al contrario a Sciacca considerata città di mare c'è stato un calo del - 12,23%. Ma se nella cittadina termale che sconta la chiusura di grosse strutture ricettive c'è un aumento della permanenza media con un + 6,30 %, ad Agrigento lo stesso valore rimane basso, anche se di recente i turisti sostano in media nelle strutture ricettive almeno due notti.


Male è andata sicuramente Lampedusa, che molto probabilmente sconta l'emergenza immigrazione. Se nelle Pelagie si registra un calo di arrivi del - 18,71% c'è da dire anche che il dato della permanenza media è sempre positivo con un + 9,11%. Il dato di Lampedusa inoltre non tiene conto dei tanti affitta camere o appartamenti che ancora non sono censiti perché occasionali e quindi non ancora del tutto in regola. Nell'analisi stagionale c'è anche Licata che registra un dato di presenze pari al + 7,74% contro una diminuzione degli arrivi del - 6,51%. "Da un'analisi dei dati - ha spiegato il dirigente Achille Contino - ci siamo accorti che sono in aumento i turisti stranieri che in tempo di crisi approfittano di più dei prezzi scontati. Dato positivo perché consente di internazionalizzare la nostra offerta". Sul dato in aumento della presenza media nella città dei templi, fatto inusuale in una meta considerata da sempre "mordi e fuggi", c'è da sottolineare l'abbassamento dei prezzi degli albergatori che hanno incoraggiato i turisti a rimanere in città più notti. "Va sottolineato - ha spiegato ancora Contino - che di recente si registra un aumento delle presenze nelle cosiddette strutture alternative, vedi B&B, agriturismo, case vacanza, un segmento di mercato sempre più preferito dai turisti". Dal report annuale di cui, per i dettagli si può prendere visione nel sito internet dell'Ente, oltre che in un opuscolo disponibile negli uffici, viene fuori che lo stato di stagnazione del settore turistico locale rischia di non poter intercettare le potenzialità di un mercato sempre in forte crescita su scala mondiale. "La Sicilia è sempre una meta ambita - dice Contino - ma ultimamente ci sono poche prospettive di crescita e continuano a perdere quote di mercato anche a causa di politiche che non vengono incontro alle vere esigenze del settore ed una promozione troppo frammentata e poco efficace".

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