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Ragazzo ucciso a Palma, fermato il sessantenne accusato dell'omicidio

PALMA DI MONTECHIARO. Il ristorante-pizzeria chiuso da due anni. Da quando in contrada Ciotta, la parte marinara di Palma di Montechiaro, una frana ha reso impraticabile la strada. Un ristorante-pizzeria trasformatosi, soprattutto nelle ultime settimane, in meta privilegiata di bande di ladri a caccia di elettrodomestici, infissi, ferraglia e quant'altro di valore potesse ancora esserci. Calogero Napoli, 62 anni, proprietario di quel locale ormai in disuso, sarebbe stato stanco di quelle continue razzie che stavano svuotando lo stabile. Per difendere la sua proprietà ieri sera si era appostato nelle vicinanze del ristorante. Non appena ha visto la comitiva - composta da cinque ragazzi - temendo l'ennesimo colpo, ha iniziato a fare fuoco all'impazzata. Erano le 20,30 circa. Una decina i colpi esplosi con la sua pistola calibro 7,65: quattro hanno colpito alle spalle, ad un fianco, e alla nuca Antonio Morgana, 17 anni, che è morto. Le schegge di un proiettile hanno ferito il ventiduenne Calogero Pace. Sei i bossoli che la polizia ha rinvenuto sul selciato. Calogero Napoli è stato fermato nel pomeriggio dai poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Agrigento e da quelli del commissariato di Palma, coordinati dal sostituto della Procura di Agrigento Santo Fornasier. È indiziato di omicidio, tentato omicidio plurimo e porto illegale d'arma da fuoco. La pistola che sarebbe stata utilizzata per l'omicidio non è stata ancora trovata. Mercoledì sera, quando Morgana, ormai morto, e Pace sono stati portati al pronto soccorso dell'ospedale «San Giacomo d'Altopasso» di Licata da un amico che si trovava con loro in contrada Ciotta, ferito e testimone avrebbero riferito agli investigatori di un anziano che infastidito dagli schiamazzi notturni avrebbe iniziato a sparare all'impazzata. Un racconto che, durante la mattinata odierna, è apparso poco probabile agli investigatori. Già durante la notte, la polizia ha sottoposto al tampon kit i quattro giovani, d'età compresa fra i 22 e i 30 anni, che si trovavano sul luogo dell'omicidio. La caccia all'uomo che avrebbe fatto fuoco nella serata di mercoledì, è continuata però per tutta la notte e oggi. I poliziotti avevano, del resto, in mano l'identità del sessantenne. L'autopsia sulla salma di Antonio Morgana deve fare chiarezza sui dettagli della sparatoria: capire se il colpo alla nuca del diciasettenne è stato esploso quando il giovane era già a terra ferito o se, invece, è stato centrato mentre correva, cercando di scappare.

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