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Canicattì, Ipia Marconi senza sede Gli studenti in «rivolta»

CANICATTI'. La pazienza sembra essere finita. Dopo oltre un mese di disagi e disservizi dovuti alla frequentazione delle lezioni nel pomeriggio, ospiti del Liceo Scientifico, i ragazzi e le ragazze dell'Ipia Marconi hanno deciso di passare alla fase della protesta. Ieri nel corso dell'assemblea del Comitato Studentesco, in rappresentanza di tutti gli studenti che frequentano la sede coordinata del Professionale la cui sede centrale é a Favara, é stato deciso di dare inizio ad una serie di iniziative di lotta e protesta ad oltranza "fino a quando - si legge nel documento redatto dagli studenti - ci daranno quello che ci spetta di diritto e cioé una sede per potere fare scuola come si conviene al ruolo di studenti in un paese democratico". La dura presa di posizione degli studenti dell'Ipia é maturata a seguito del silenzio dietro il quale si sono trincerate le istituzioni, Provincia regionale di Agrigento e Comune di Canicattí, che da diversi mesi stanno tentando di giungere ad una soluzione del problema della mancanza di locali da destinare all'utilizzo del Marconi. In particolare gli studenti nella loro lettera, indirizzata anche al Dirigente dell'istituto Antonella Rizzo Pinna, attaccano l'amministrazione comunale accusandola di non aver mantenuto le promesse fatte diverse settimane fa. «Ad oggi non è arrivata nessuna risposta concreta da parte del sindaco di Canicattí - recita la nota degli studenti- si era esposto in prima persona nel mettere a disposizione i locali del Centro Sociale per ospitare alcune classi del nostro istituto". Allo stato attuale molti studenti non frequentano le lezioni perché impossibilitati a far ritorno nei loro comuni di appartenenza a causa dell'assenza di corse serali di autobus di linea." Siamo anche consapevoli che l'avvio delle protesta - conclude la lettera - può portarci alla chiusura definitiva della scuola. Pensiamo però che tra l'impossibilità di frequentare di pomeriggio e la chiusura della scuola cambi poco o nulla». Gi.Mo.

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