CANICATTI'. Potrebbe presto profilarsi un'emergenza loculi all'interno del cimitero comunale. L'allarme, lanciato dal consigliere comunale del Partito democratico Antonio Maira, é legato al fatto che nonostante la loro ultimazione sia avvenuta ormai da diversi mesi i 240 loculi di nuova realizzazione non possono essere ancora assegnati ai cittadini che ne hanno fatto richiesta. Il motivo, secondo quando denunciato dallo stesso Antonio Maira, sarebbe da addebitare alla mancata concessione delle necessarie autorizzazioni da parte delle autorità competenti che di fatto blocca la cessione dei loculi. «Mentre aumenta la richiesta di loculi, per ovvie e comprensibili ragioni, con una lista d'attesa che diventa sempre più lunga - ha detto il consigliere comunale Antonio Maira - il comune si trova in questa situazione d'impasse che rischia di creare conseguenze molto gravi». I 240 nuovi loculi derivano dai lavori di demolizione e ricostruzione, finanziato dal comune, delle teorie 10 ed 11 del cimitero comunale che avrebbero dovuto secondo le intenzioni consentire un parziale abbattimento dei tempi d'attesa di quanti hanno nel corso degli anni fatto richiesta di assegnazione. Questo stop, oltre a questo disservizio, di fatto blocca anche la possibilità di avviare nuovi lavori di ricostruzione di altre teorie cimiteriali. «L'amministrazione avrebbe dovuto finanziare nuovi interventi di demolizione e ricostruzione - ha spiegato Maira - attraverso le entrate provenienti proprio dalla vendita di questi nuovi loculi. Ma senza la loro assegnazione anche da questo punto di vista tutto rimane bloccato». E poi vi é la questione, forse più importante di tutta questa vicenda, relativa alla conseguente mancanza di loculi da destinare a quanti ne continuano a fare richiesta. «Siamo in una situazione di emergenza - ha concluso Antonio Maira -. Allo stato attuale siamo coperti per poco tempo, sulla base dei dati statistici relativi al numero di morti al giorno che ci sono in città. Gli spazi liberi all'interno del cimitero stanno per esaurirsi e l'amministrazione é chiamata a prevedere in maniera rapida una soluzione a questo grave problema che potrebbe trasformarsi in vera e propria emergenza».
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