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Cresce l’allarme disoccupazione a Sciacca Più di tremila quelli in cerca di lavoro

SCIACCA. "Nella nostra Sciacca, su una forza lavoro di circa 15.500 persone, 3.200 sono in cerca di occupazione. Una realtà con una disoccupazione pari 20 per cento che, se è vero che sono numeri coerenti con i dati della nostra Regione, e paragonabili solo a quelli della Grecia o della Spagna, è anche vero che Sciacca ha risorse che la differenziano dalla stragrande maggioranza delle altre realtà della Sicilia". Dati e commento sono del segretario della Cgil, Franco Zammuto, che si è basato su un'indagine dell'Istat e dall'Osservatorio sulla Cassa Integrazione Guadagni dell'Inps. " Una realtà come Sciacca, con tante potenzialità e risorse, che impiega il 74 per cento della forza lavoro nei servizi - aggiunge Zammuto - e solo il 26 per cento ad attività produttive distribuite tra agricoltura e marineria, industria in senso stretto e costruzioni è una realtà che non riesce a valorizzare le sue ricchezze. Basta osservare il dato del 26 per cento di occupati nel settore di attività produttive per comprendere che questa città ha certamente un grave deficit di potenziali inespressi - aggiunge il sindacalista - e se al 26 si sottrae il 12 tra marineria e agricoltura e il 6,3 delle costruzioni, ci rimane meno dell' 8 per cento nelle attività dell'industria, del turismo, del termalismo e della ceramica". Sul turismo Zammuto fa un paio di esempi. "Nel corso del 2013 si è assistito alla chiusura dell'albergo Torre Macauda, una struttura capace di garantire dalle 30.000 alle 50.000 presenze turistiche, semplicemente per ragioni amministrative e burocratiche non risolte, senza che alcuno intervenisse con determinazione. L'albergo delle Terme non riesce a garantire l'apertura senza dovere ricorrere ad interruzioni dell'attività perché non riesce a garantirsi contratti con importanti tour operator nazionali e internazionali; i nostri prodotti agricoli e di marineria, considerati di grande pregio, non riescono a garantire utili e redditi soddisfacenti semplicemente perché non sono organizzati e non sanno fare sistema, come ci dicono le organizzazioni sindacali di categoria e come alcuni giorni fa ci ha detto l'assessore regionale Cartabellotta". E poi il segretario della Cgil affronta la questione povertà, i numeri forniti dalla Caritas. "L'indagine svolta nel solo quartiere della Perriera - afferma Zammuto - ha riscontrato che 160 famiglie vivono in condizioni di indigenza (più o meno 500 cittadini). Estendendo questo dato a tutta la città, si può tranquillamente affermare che a Sciacca ci sono almeno 1.500 poveri". Per la Cgil l'amministrazione comunale deve predisporre "un programma di sviluppo, un progetto, uno studio, dell'attività economica, per dare risposte agli oltre 3.000 disoccupati e ai tanti poveri della nostra città".

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