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Canicattì, scolari da anni senza lo scuolabus Sarà avviata una raccolta di firme

CANICATTI'. Una raccolta di firme che parta dai genitori dei piccoli studenti che frequentano le scuole elementari della città per estendersi in maniera più capillare tra tutti i cittadini per impegnare l'amministrazione comunale a spendersi in vista della possibile istituzione del servizio di scuolabus.


A farsi promotore di questa iniziativa sarà la locale sezione di CittadinanzAttiva che anche in occasione dell'apertura di questo anno scolastico torna a far sentire la propria voce ed a manifestare la propria attenzione sui problemi che affliggono il mondo della scuola a livello cittadino. L'idea della raccolta di firme per sensibilizzare l'amministrazione sul tema del servizio di bus navetta è arrivata a seguito delle numerose lamentele che si sono registrate nelle scorse settimane da parte dei genitori di bambini che frequentano le scuole elementari ed asili nido.


Questi hanno posto l'attenzione sulle difficoltà che incontrano molto di loro nel poter accompagnare e prelevare, a causa del lavoro, i propri figli da scuola ritenendo proprio per questa ragione indispensabile l'istituzione da parte dell'amministrazione comunale del servizio di scuolabus che andrebbe a limitare, se non ad eliminare completamente, tali difficoltà.


«Da anni ci battiamo - ha spiegato Salvo Di Puma, responsabile di CittadinanzAttiva - per la realizzazione di questo importante servizio. Più volte abbiamo sollecitato in tal senso l'amministrazione comunale senza ricevere mai una risposta positiva da parte loro. Lo scuolabus nella società moderna dove ormai la maggior parte dei genitori lavora è diventato un servizio essenziale».


L'iniziativa di CittadinanzAttiva partirà già nei prossimi giorni con la raccolta di firme che sarà avviata tra i genitori degli alunni di tutte le scuole elementari della città e successivamente verrà estesa capillarmente su tutto il territorio con l'obiettivo anche di mantenere alta l'attenzione su un altro problema legato sempre al mondo della scuola e cioè quello del'Ipia Marconi.


«Partiamo dallo scuolabus ma non ci limiteremo soltanto a questo - ha concluso Salvo Di Puma - . Non possiamo consentire infatti che la vicenda dei ragazzi del Professionale Marconi, senza aule e costretti a massacranti turni pomeridiani, possa finire nel dimenticatoio a causa di una classe politica incapace di trovare le necessarie soluzioni per porre fine a questo gravissimo disagio che ormai si protrae da anni"».

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