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Agrigento, Via Gallo: da quartiere a «luci rosse» a ritrovo delle associazioni culturali

I gruppi «Labmura», «Artificio» e «NonSoStare», se ne lo stanno trasformando in area di ritrovo sociale

AGRIGENTO. Da quartiere a luci rosse a ritrovo delle associazioni culturali. Da qualche settimana la zona compresa tra la Via Vallicaldi, Boccerie e Gallo ha ripreso a pulsare. E' stato (gentilmente) assediato. Dove una volta trovavi le "prostitute", oggi ci sono le associazioni. "Labmura", "Artificio" e "NonSoStare", se ne stanno prendendo cura come se fosse casa loro. Come dovrebbe essere in una società civile, come dovrebbero fare tanti cittadini che invece se ne stanno a guardare. Quello che era come una propria provocazione adesso è diventata un'attività con un ricco calendario di eventi. Ci sono mostre, proiezioni, musica dal vivo, "schiticchiate" e perfino momenti di comunione con gli extracomunitari che qui hanno preso casa. Come la serata dedicata alla preparazione del cuscus. Quello originale, preparato da alcuni senegalesi nei fornelli di casa loro. Ma in via Vallicaldi ci sono anche tunisini, algerini e marocchini. Pochi gli italiani rimasti, le politiche d'espansione dei quartieri periferici hanno avuto il sopravvento. La zona non è tra le più belle di Agrigento, eppure i volontari, tanti giovani, hanno deciso di partire da qui per dare un segnale forte che il centro storico non è ancora morto. Domenica mattina, per rispondere a chi ha voluto criticare queste iniziative, una nuova manifestazione è stata fatta. L'invito era rivolto a tutti. Dalle 10 alle 19 i rappresentanti delle associazioni e anche qualche altro cittadino si sono dati appuntamento per la bonifica del quartiere della Via Gallo. "Si tratta - hanno detto a coro unanime - di un atto di civiltà e uno stimolo per le istituzioni a cui riteniamo debba aderire senza preclusione alcuna tutta la città, compresi gli esponenti del mondo politico e amministrativo, gli uomini di cultura, i volontari". Per molti, che non avevano mai visto questi luoghi, pur vivendo ad Agrigento da anni, è stato anche un momento per socializzare e di confronto sulle prospettive del centro antico di Agrigento. «Intanto sottolinea - Beniamino Biondi - abbiamo registrato interesse da parte di alcuni privati ad aprire qui dei pub». Un segnale importante per la rinascita del quartiere.
C'è tanto interesse, infatti, rispetto a questa zona della città, che ha una storia, così come ogni quartiere. Non è si curamente il più bello di Agrigento, ma per i promotori rappresentata un punto di partenza verso una rinascita graduale. Da queste parti, potrebbe nascere un nuovo modello ispirato ad altre città importanti. "Una sorta di laboratorio culturale", come sottolineano gli stessi organizzatori. Un luogo in grado di attrarre privati, che possano sviluppare le loro idee.

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