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Canicattì, piscina chiusa da più di un anno e mezzo L’assessore: una società si è fatta avanti

CANICATTI'. Potrebbero tornare ad aprirsi spiragli positivi sul futuro della piscina comunale. La struttura di contrada Rovitelli è ormai chiusa da oltre un anno e mezzo a seguito della rescissione del contratto di gestione da parte della precedente ditta titolare dell'appalto e tutti i successivi tentativi messi in campo da parte dell'amministrazione comunale di trovare una soluzione alla problematica non hanno dato un esito positivo.


L'ultima delusione in ordine di tempo per tutti gli appassionati che frequentavano con assiduità l'impianto è arrivata alla scadenza del termine per la presentazione delle offerte relative al bando per l'affidamento in gestione della struttura. Bando che è andato deserto costringendo così nuovamente l'amministrazione comunale a prolungare i tempi per la riapertura della piscina. Negli ultimi giorni però sembrerebbe potersi profilare una importante novità in merito alla vicenda come confermato dall'assessore comunale allo Sport, Giuseppe Ferrante Bannera. «Abbiamo ricevuto da parte di una società una manifestazione di interesse nei confronti della gestione della piscina - ha spiegato Ferrante Bannera -. I loro responsabili hanno chiesto tutte le informazioni necessarie per avere un quadro più dettagliato sulla vicenda. Ancora naturalmente siamo ad una fase molto embrionale per poter parlare di soluzione di tutti i problemi della piscina ma è un inizio che lascia ben sperare».


L'iter burocratico comunque adesso prevede la definizione da parte dell'amministrazione comunale di un nuovo bando di gara per l'affidamento in gestione della struttura . In attesa di questi ulteriori passaggi sono stati effettuati una serie di interventi di manutenzione all'interno della stessa struttura per evitare un suo completo decadimento a causa del lungo inutilizzo. «La piscina si presenta in condizioni perfette - ha spiegato l'assessore Ferrante Bannera - perché abbiamo realizzato alcuni interventi di carattere preventivo in modo da preservare la sua tenuta, messa a rischio a causa della sua prolungata chiusura».

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