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Naufragio di Lampedusa, secondo sopravvissuti i morti sarebbero oltre 360

LAMPEDUSA.  "Il barcone, che è naufragato a poca distanza dalla costa lampedusana l'altro ieri, aveva a bordo 518 migranti. Ce lo hanno detto con precisione alcuni sopravvissuti che abbiamo incontrato nel centro di accoglienza. Loro dicono di aver fatto un calcolo preciso contando i viaggi dei pulmini che li portavano sul natante a Misurata". Lo ha detto l'onorevole Mario Marazziti stamane a Lampedusa con il presidente della Camera Boldrini e i deputati dell'intergruppo parlamentare di lavoro sull'immigrazione.
Secondo la cifra fornita dai migranti superstiti sarebbero quindi 363 i morti del naufragio, considerato che 155 sono i sopravvissuti. Centoundici corpi sono stati recuperati e quindi mancherebbero all'appello 252 persone. "I migranti ci hanno raccontato - ha aggiunto - che il loro barcone alle 3.30 dell'altro ieri era davanti alla costa lampedusana. Una barca si sarebbe avvicinata per prendere coscienza di chi vi fosse a bordo e poi si sarebbe allontanata. I migranti avrebbero visto un'altra barca un po’ più lontano ma non sanno dire se fossero stati visti. Coi motori fermi, il barcone strapieno di persone sarebbe rimasto fermo per circa un'ora davanti alla costa facendo anche segnali acustici con la sirena. A bordo nessuno aveva telefonini perché erano stati sequestrati. Qualcuno ha allora deciso di dar fuoco a una coperta per segnalare la propria posizione. A quel punto i migranti, per paura delle fiamme si sarebbero spostati su un lato dell'imbarcazione che si è rovesciata scaraventando tutte le persone a mare. Questo sarebbe avvenuto poco prima dell'alba, verso le 6.20".


URLA E DISPERAZIONE DURANTE LA COMMEMORAZIONE.
Urla che si sentono
fin dall'esterno dell'hangar, disperazione, pianti: la commemorazione delle 111 vittime del naufragio di giovedì scorso a Lampedusa si è trasformata in un immenso grido di dolore dei
sopravvissuti che sono andati a rendere omaggio ai loro connazionali.
All'interno dell'hangar le 111 bare sono disposte su tre file, ognuna lunga 40 metri; i 4 bambini morti nel naufragio sono invece avanti a tutti: per loro 4 piccole bare bianche e 4 numeri: 93, 15, 14, 92; numeri al posto dei nomi. Su ogni bara è stata disposta una rosa rossa mentre sui feretri dei bambini, 3 maschi e una femmina, c'è un orsacchiotto di pelouche con una canottierina a righe azzurre e un cuoricino rosso, l'ultimo omaggio dei lampedusani e delle persone che in questi giorni
hanno lavorato per cercare di identificare queste 111 vittime della disperazione

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