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Ravanusa, il sito archeologico è ancora in stato di abbandono

RAVANUSA. Nell’abbandono e nel silenzio si consuma la passeggiata lungo il sito archeologico Monte Saraceno, luogo immerso in un paesaggio di superba brullità siciliana che racconta come le molte parole intorno a quell'area siano rimaste, a distanza di anni, solo parole. Selvaggia la natura intorno, che sprofonda nella tranquillità di colline intervallate da campi di grano in lontananza e da numerosi fichi d'india che crescono spontaneamente insieme alle "zabare".


La segnaletica, che dovrebbe condurre i famigerati turisti lungo un percorso ricco di storia e natura, è nella maggior parte dei casi spoglia delle informazioni: impossibile leggere, le parole sono scolorite, molti cartelli dalla struttura in ferro sono divelti, spezzati, penduli, le tracce di un incendio tingono di scuro alcune zone dell'area da sempre al centro di convegni e di promesse elettorali. Un potenziale non sfruttato, non correttamente valorizzato, che è testimonianza della difficoltà di creare opportunità in un territorio che continua a sprofondare nella marginalità geografica.


Da qualche tempo il fenomeno dell'associazionismo sta però tentando di cambiare rotta in direzione di azioni di recupero e rilancio del territorio e delle sue specificità. Sono i cittadini, i giovani a riportare l'attenzione, attivando progetti e azioni di volontariato per ripulire, sistemare, valorizzare le bellezze di questo paese. Una inversione di tendenza che fonda una nuova cultura della responsabilità sociale versus una politica disattenta e distante dal territorio.


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