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Agrigento, lottizzazione in viale delle Dune: sette indagati

AGRIGENTO. L'inchiesta che ipotizza una lottizzazione abusiva di otto villette nel viale delle Dune, a San Leone, approderà presto in aula per il processo. La Procura, infatti, ha fatto notificare ai sette indagati l'avviso di conclusione delle indagini preliminari, atto che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio. Nei prossimi giorni sarà discussa anche l'istanza difensiva di restituzione degli immobili e dei terreni a cui erano stati posti i sigilli. Il gip Alessandra Vella, prima della sospensione dell'attività giudiziaria per il periodo feriale, aveva convalidato il sequestro preventivo ritenendolo legittimo "perché sussiste il pericolo concreto che la lottizzazione abusiva possa essere aggravata".

Il provvedimento di urgenza era stato firmato dal procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e dal pm Luca Sciarretta (trasferito da alcuni giorni) il 19 luglio scorso. L'inchiesta ipotizza i reati di lottizzazione abusiva, abusi edilizi oltre alla violazione di varie norme in materia urbanistica. L'indagine rappresenta una costola dell'inchiesta "Self Service" che il 29 novembre di due anni fa ha fatto scattare undici misure cautelari nell'ambito di un giro di tangenti legate al rilascio di licenze edilizie. Quattro dei sette indagati sono stati raggiunti da diverse misure cautelari nell'indagine precedente. Sono l'ex dirigente dell'ufficio tecnico comunale Sebastiano Di Francesco; l'architetto Luigi Zicari, 61 anni, che per questa vicenda è stato anche licenziato dal Comune di Agrigento; e gli architetti Pietro Vullo, 44 anni, e Roberto Gallo Afflitto, 43 anni.

Il primo è il direttore dei lavori che stavano portando alla realizzazione delle villette, il secondo è il progettista. Gli altri tre indagati sono i proprietari di terreno e villette, Domenico De Michele Granet, 46 anni, di Agrigento; e Rosa Maria De Michele Granet, 48 anni, di Agrigento; nonchè Ali Borzoee, 55 anni, iraniano ma residente a Favara, anch'egli direttore dei lavori. Secondo la Procura le opere edilizie in corso di realizzazione che stavano per essere completate erano illegittime «anche in considerazione della mancata ottemperanza all'ordinanza di demolizione emessa dal dirigente del settore Urbanistica del Comune». I sigilli sono stati apposti a un lotto di terreno a San Leone, lungo il viale delle dune, non dotato di opere di urbanizzazione primaria (strade, rete acquedottistica, fognature, illuminazione pubblica, spazi di sosta e parcheggi) e a otto villette "unifamiliari". Con l'avviso di chiusura delle indagini, la difesa (nel collegio, fra gli altri, gli avvocati Giuseppe Scozzari e Angelo Nicotra) avrà venti giorni di tempo per produrre memorie o chiedere un interrogatorio dei propri assistiti.

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