REALMONTE. «Clima di tensione nella città della Scala dei Turchi». Una serie di incendi di auto comincia a preoccupare a Realmonte, il piccolo centro agrigentino che da più di un anno è continuamente alla ribalta nazionale prima per le vicende legate agli ecomostri demoliti sulla spiaggia e poi per quelli in costruzione sulla scogliera di marna bianca candidata a diventare patrimonio Unesco.
Tornato ieri notte dalla Germania dopo un viaggio istituzionale per sigillare il gemellaggio con il comune di Eppelborn, il sindaco di Realmonte Piero Puccio ieri mattina è subito andato in caserma per denunciare ai carabinieri l'incendio di presunta natura dolosa che nella notte di domenica scorsa ha parzialmente distrutto l'auto del fratello.
La Fiat Punto di Franco Puccio, 40 anni, impiegato comunale particolarmente impegnato da quando il fratello è sindaco, era posteggiata in Arno, vicino la sua abitazione. A spegnere il rogo sono intervenuti intorno alle tre di notte i vigili del fuoco del comando provinciale di Agrigento. Indagano i carabinieri della locale stazione, guidati dal maresciallo Roberto Violante, con il coordinamento della compagnia di Agrigento diretta dal capitano Giuseppe Asti.
Gli investigatori sono già alle prese con le inchieste sugli altri incendi di auto - alcuni di sicura natura dolosa altri forse accidentali - che infiammano dall'inizio dell'anno la città della Scala dei Turchi. Lo scorso maggio andò a fuoco l'auto della compagna del dirigente dell'ufficio tecnico comunale Giuseppe Vella, alle prese con diverse questioni scottanti più o meno note. Mentre a fine gennaio fu bruciata l'auto di Fabio Bellomo, il primo eletto fra i consiglieri comunali di maggioranza. Poi ancora a fuoco l'auto di un'impiegata, una insegnante e di un pensionato. Ora in fiamme l'auto del fratello del sindaco. Quale sarà la prossima? Gli episodi incendiari non avrebbero un collegamento tra di loro, ma stanno cominciando a suscitare ansie e paure. «Sono certamente situazioni spiacevoli che destano preoccupazione - commenta il sindaco Piero Puccio il quale per altro genere di episodi criminosi aveva chiesto al prefetto un potenziamento dei controlli -. Non si sa - aggiunge - cosa pensare in questi casi e come interpretare questi gesti comunque vigliacchi. Probabilmente qualcuno cerca di creare un clima di tensione. Saranno le indagini condotte da forze dell'ordine a magistratura a cercare di capire cose stia accadendo».
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