Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Zambuto sotto «fuoco incrociato»

I più accaniti nel «rinfacciare» il mancato raggiungimento degli obiettivi di governo sono i consiglieri comunali del Patto per il territorio

AGRIGENTO. La prima uscita pubblica di Zambuto con le bandiere rosse del Pd non è passata inosservata e ha scatenato dure polemiche che arrivano da diverse parti politiche.
Il capo dell'amministrazione comunale di Agrigento si presenta alla stampa assieme a Davide Faraone per sugellare il suo ingresso nell'area Renzi del Partito democratico. E si sottopone al "fuoco" incrociato di avversari politici e di chi del Pd ha fatto parte.
I più accaniti nel "rinfacciare" a Marco Zambuto il mancato raggiungimento degli obiettivi di governo sono i consiglieri comunali del Patto per il territorio, che hanno intrapreso col sindaco una battaglia che dura da diversi mesi.
«Roma brucia e Nerone suona la lira - affermano: Civiltà, Gramaglia, Spinnato, Puleri, Sollano e Mirotta per spiegare l'ennesima performance politico - elettorale del sindaco, Marco Zambuto - a fronte di una città ormai al collasso, soffocata dal degrado urbano, dal carico fiscale al massimo dell' imponibile e dall' assoluta mancanza di prospettiva in termini di progetti e di iniziative di sviluppo. I Consiglieri comunali dichiarano: «La Corte dei Conti, come testimoniato dal consigliere Patti, ha appena diffidato il Comune a compiere le misure correttive già sollecitate per anni, ad esempio, ad intervenire sui residui attivi per 71 milioni di euro, e Zambuto invece sbandiera come concluso il risanamento finanziario. Le nuove normative consentono al Comune di assumere interamente il servizio di raccolta dei rifiuti, risparmiando gli utili di impresa a carico dei contribuenti, e invece la Giunta Zambuto progetta l'affidamento del servizio, come risulta dall'atto di indirizzo di costituzione dell' Aro. La città sprofonda tra incuria e degrado, si pagano fior di tasse per ricevere servizi zero, e il sindaco, nonostante tutto ciò, persevera nel suo unico obiettivo inseguito dal 2007: la scalata ai Parlamenti, regionale, nazionale o europeo. Zambuto corre sul treno Renzi, e la città invece è ferma al palo e indietreggia sempre più».
Il sindaco rimanda al mittente ogni accusa e parla di obiettivi generali: «E' di primaria importanza il ruolo del territorio, delle municipalità - dice - che rappresentano il front office dei cittadini, per avere più servizi ed una migliore qualità della vita, a partire dall'acqua e dai rifiuti e dalla riqualificazione dei centri storici». Intanto un duro rimprovero al sindaco arriva dall'ex consigliere Giuseppe Arnone che era stato uno dei primi ad aderire all'area Renzi del Pd già ai tempi della "Leopolda".
«Il sindaco Zambuto con il suo gruppo e con questa iniziativa - scrive Arnone - vuole dimostrare che vengono cancellati dall'area Renzi i valori e la presenza politica di Giuseppe Arnone e di quanti, assieme ad Arnone e con il comitato Pio La Torre, si sono battuti per Matteo Renzi in una situazione difficilissima lo scorso autunno».
Arnone introduce anche l'argomento sul rimpasto di giunta al Comune di Agrigento: «Voglio chiarire che non ho nulla da osservare se liberamente una persona che ha fatto politica matura un'evoluzione e da posizioni "Manniniane" si schiera con Renzi: le mie perplessità diventano gigantesche se questo avviene in cambio di un assessorato». 

Caricamento commenti

Commenta la notizia