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Riaprire via De Gasperi? A Favara si allungano i tempi

FAVARA. Mentre si allungano i tempi per far partire la manutenzione delle strade urbane nonostante la gara di appalto sia stata celebrata nel febbraio dell'anno scorso con l'esasperazione degli automobilisti che ha toccato picchi mai raggiunti nel passato, segna il passo anche la consegna al Comune dell'opera relativa al consolidamento del costone roccioso sottostante la via De Gasperi che, resa a senso unico per ragioni di sicurezza nel 2007, da due anni è completamente interdetta al traffico veicolare e pedonale. Il paradosso è che i lavori di consolidamento (il grosso dell'appalto) sono stati ultimati mancando solo l'ultimo irrisorio adempimento quello di procedere all'asfalto di un tratto di strada per non più di 100 metri.


Ma di mezzo ci sta la legalità che non è un optional. Avendo, infatti, il Comune aderito con un protocollo all'"Accordo quadro Carlo Alberto Dalla Chiesa", dovrà chiedere alla Prefettura, che ha 45 giorni di tempo per rispondere, l'informativa antimafia anche nei confronti della ditta incaricata di fornire il conglomerato bituminoso. Si suppone che per riaprire l'importante arteria che attraversa il crinale del costone bisognerà aspettare il prossimo mese di ottobre. La chiusura al traffico di via De Gasperi ha comportato vari problemi alla mobilità urbana. La circolazione è stata, infatti, deviata su altre strade costringendo gli automobilisti a giri contorti pur di arrivare a destinazione.


Il consolidamento del costone era stato finanziato per un milione e 500 mila euro dal Ministero per l'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, somma gestita dal commissario straordinario delegato per l'attuazione degli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico nella Regione Sicilia che, nella primavera di due anni, fa procedette alle fasi di gara aggiudicando i lavori a una ditta della provincia di Matera che effettuò un ribasso di poco superiore al 26 per cento. A seguire c'è stata l'immissione in possesso dei luoghi avvenuta alla presenza del capo del Genio Civile di Agrigento, Mimmo Armenio. Le opere effettuate eviteranno il distacco di massi dalla parete rocciosa che finora hanno messo a repentaglio l'incolumità di quanti abitano a valle. Spesso pietre di notevole consistenza sono state bloccate dai muri delle case che si affacciano su via Ferri. Il progetto è stato redatto dai tecnici del Genio Civile.

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