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Liquami in mare fra Realmonte e Siculiana Depuratore fuorilegge come a San Leone

La Regione nega l’autorizzazione per la condotta sottomarina. Gli utenti chiedono la restituzione del canone

AGRIGENTO. Gli agrigentini lasciano il mare di San Leone alla ricerca di lidi più puliti. Salvo poi scoprire che chiazze e melma si possono trovare anche nelle acque cristalline, in diversi posti e in diverse quantità, anche tra Realmonte e Siculiana.
È indicativa l'ultima notizia che arriva dall'assessorato regionale dell'Energia e dei Servizi di pubblica utilità, che attraverso il dipartimento acque e rifiuti, ha «disposto il diniego dell'autorizzazione allo scarico nel mare con condotta sottomarina dell'impianto di depurazione del comune di Siculiana».
Tradotto significa che la situazione è come a San Leone, dove è in corso un'inchiesta che ha già portato al sequestro dei pennelli a mare. Anche nel caso di Siculiana Marina i reflui arrivano in acqua senza essere depurati, ma solo dopo un trattamento di primo livello. Probabilmente anche in questo caso c'è un'inchiesta della procura in corso.
Intanto, alla luce del diniego dell'autorizzazione allo scarico, l'assessore all'Ambiente del comune di Siculiana, Salvatore Palilla, ha scritto a Girgenti Acque e all'assessorato per chiedere «lo scorporo delle bollette del canone di depurazione applicato alle utenze dei cittadini di Siculiana in quanto non dovuto a partire dal primo ottobre 2010».
Non è stato possibile ieri avere un commento sulla vicenda dai vertici di Girgenti Acque. Il direttore generale di Girgenti Acque Giuseppe Carlino aveva spiegato qualche settimane fa, dopo che il sindaco su proposta dell'Asp emise il divieto di balneazione: «Tra i progetti dell'azienda quello di completare e attivare il depuratore di Siculiana per fare in modo che a mare non arrivi nemmeno un litro di acqua non depurata».
Intanto altri fenomeni di inquinamento vengono denunciati dall'associazione «Agrigento Punto e a Capo». «Durante il sopralluogo lungo la strada provinciale 68, il gruppo Agrigento Punto e a Capo ha scoperto e denunciato ai carabinieri di Realmonte uno scarico fognario a cielo aperto che finisce in una scarpata a picco sul mare. Si trova — viene spiegato in una nota documentata da video e foto — a circa duecento metri dal Madison e duecento metri dal Borgo Scala dei Turchi. Gli agrigentini che si sono allontanati da San Leone per cercare mare pulito — prosegue la nota — potrebbero essere finiti sotto altri scarichi illeciti. Perché si continuano a trovare scoli abusivi che qualunque pubblico ufficiale potrebbe vedere e nessuno prende provvedimenti?», chiede l'associazione.
Il sindaco di Realmonte Piero Puccio fa sapere che verificherà la situazione: «Non dovrebbe essere nulla di grave, si tratterebbe di una piccola perdita dall'impianto di sollevamento di Girgenti Acque a cui il problema è già stato segnalato».

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