Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

L’«odissea» degli studenti del Fermi, istituto diviso in sei plessi differenti

Il dirigente scolastico: «Sono stati assegnati ad una ditta i lavori per adattare gli stabili dell’ex centro di formazione Asi»

AGRIGENTO. Il sedici di settembre torneranno a scuola anche gli studenti dell'istituto professionale Ipia Fermi di Agrigento che all'inizio dello scorso anno scolastico hanno perso la storica sede in via XXV aprile perché i padiglioni sono stati costruiti con cemento depotenziato.
La campanella per gli ottocento iscritti suonerà in sei plessi diversi allocati presso gli istituti Foderà, Brunelleschi, Majorana, Gallo, Sciascia, Tortorelle. Mancano ancora all'appello cinque aule, ma il Sindaco di Agrigento e il commissario alla Provincia Infurnari si stanno dando da fare per individuare altri locali. Quello che è certo è che non vi saranno doppi turni.
Ma tutti questi disagi hanno i giorni contati. "Ieri ci è giunta la notizia che finalmente sono stati assegnati ad una ditta i lavori per adattare gli stabili dell'ex centro di formazione nella zona industriale e quindi prima di Natale avremo un nuovo istituto, in cui potremo finalmente collocare tutte le nostre 37 classi e tutti i 10 laboratori", annuncia il dirigente scolastico Francesco Casalicchio. La ditta infatti dovrà consegnare i locali entro novanta giorni. Il progetto è stato seguito dallo stesso preside che è soddisfatto per la buona notizia. "Speriamo si faccia presto - dice il dirigente - Abbiamo atteso abbastanza. La nostra offerta formativa finalmente potrà riprendere il suo cammino e potremo avviare alcuni progetti Pon con finanziamenti europei che abbiamo dovuto sospendere dopo che la scuola è stata trasferita in altri istituti", sottolinea il preside. Nello scorso anno scolastico gli iscritti erano 1073. C'è però secondo il preside solo un calo fisiologico perché una sensibile riduzione di iscritti si è avuta in quasi tutti gli istituti della città. Il primo importante problema da affrontare all'inizio dell'anno è quello del trasporto degli studenti pendolari. "Non appena inizieremo l'anno scolastico solleciteremo perché sia la Provincia che il Comune ci mettano nelle condizione di garantire tutte le corse necessarie per il trasporto degli studenti - dice Casalicchio - Questo problema si ripresenterà naturalmente quando l'istituto verrà trasferito nella zona industriale, perché si dovranno autorizzare tutte le ditte a fare un nuovo percorso Si dovranno ad esempio anche realizzare nuove corse da Piazzale Rosselli, dalla Stazione Bassa e dalla Stazione centrale verso la nuova sede che si trova fuori città e oltre l'ospedale civico. Occorrerà mettersi d'accordo con la società che gestisce le linee urbane per nuove corse dal centro città sino alla zona industriale. E serviranno nuove corse anche nei pomeriggi perché abbiamo attività anche nelle ore pomeridiane".

Caricamento commenti

Commenta la notizia